Il decreto del fare arriva alla Camera per la conversione: testo ed emendamenti

Redazione 22/07/13
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Il decreto del fare arriva oggi in Aula alla Camera, dove inizia il suo percorso in vista dell’approvazione conclusiva. Il lavoro di Montecitorio, però, si annuncia lungo, visti i numerosi emendamenti che sono stati inseriti in sede di Commissione.

Come noto, nel decreto del fare – 86 articoli in tutto – sono contenute numerose materie che vedono stravolta o, quantomeno, rinnovata la propria disciplina. Il caso più eclatante, sicuramente, è stata la reintroduzione a sorpresa della mediazione civile obbligatoria, che ha già suscitato parecchie polemiche, non da ultimi i nove giorni di sciopero degli avvocati che hanno paralizzato le aule di giustizia in tutta Italia.

Dunque, sarà una discussione concitata e, presumibilmente, più lunga di una semplice “conferma” del testo fuoriuscito dall’esame delle Commissioni della Camera.

Tra le novità da prendere in esame, poi, ci sono tutte le specifiche sul Durc, il Documento unico di regolarità contributiva, che dovrebbe vedere ridotta la sua validità a 90 giorni dai 120 previsti inizialmente, così come il futuro elenco delle fatturazioni che dovrebbe partire nel 2015, riguardante sia le emissioni attive che passive.

Ancora, in tema di agenda digitale, il decreto del fare cerca di avviare finalmente il decollo di un ente il cui cammino è stato più volte rallentato e che, con il testo in approvazione, si doterà finalmente della cabina di regia che dovrebbe predisporre il via ai lavori.

Importante anche il Capo che, nel testo originario, prevede il cosiddetto provvedimento sblocca cantieri, con oltre due miliardi di euro destinati alle opere mai avviate o lasciate incompiute.

Corposa resta anche la parte sulle semplificazioni, che istituiscono il principio dell’indennizzo da ritardo in caso di mancanza di adempimento da parte delle pubbliche amministrazioni, un capitolo che potrebbe, però, subire ulteriori ritocchi. Per rendere il tutto più intuitivo, poi, è stato definito come il primo luglio e il primo gennaio di ogni anno siano le uniche date in cui andranno esauriti gli obblighi amministrativi, una misura che dovrebbe porre fine alla giungla di date degli adempimenti amministrativi.

Tra le altre novità, annunciata era invece la proroga del ruolo di Equitalia come ente di riscossione, con il mandato che viene espanso fino a conclusione del 2013.

Per l’amministrazione, poi, si attendono ulteriori delucidazioni sul progetto noto come i “6000 Campanili”, finalizzato alla costruzione o manutenzione di opere pubbliche, reti viarie, oltre alla salvaguardia e alla messa in sicurezza del territorio.

Vai al testo del decreto del fare pubblicato in Gazzetta

Vai al testo degli emendamenti approvati in Commissione

Redazione

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