Decreto del Fare: quando le semplificazioni costano zero

Redazione 20/06/13
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Ieri il consiglio dei ministri ha approvato il Ddl Semplificazioni completando così il secondo tassello del pacchetto crescita, cominciato con l’approvazione del Dl “del Fare”. Questa manovra è a costo zero e si fonda sull’idea del governo di semplificare la vita a cittadini ed imprese mediante l’impiego di quattro deleghe legislative e numerose norme.

Ieri insieme al Ddl Semplificazioni è stato licenziato definitivamente il testo del Dl del Fare; le principali novità nell’ambito delle semplificazioni riguardano l’istituzione del tutor d’imposta per gestire l’avvio e la conclusione dei procedimenti amministrativi, la cancellazione dell’obbligo di dichiarazione all’ufficio del registro se l’eredità al coniuge o ai aprenti diretti non supera i 75 mila euro e contiene una delega al governo per intervenire con un nuovo “taglia leggi”.

Secondo il ministro della Funzione Pubblica Gianpiero D’Alia si tratta di norme funzionali alla riduzione degli oneri amministrativi e informativi a carico di cittadini e imprese e utili per il rilancio dell’economia e l’ammodernamento del sistema paese”. A tal proposito palazzo Chigi ha evidenziato come le misure assunte fino ad oggi, incluse quelle nel “Semplifica Italia” abbiano permesso di assicurare un risparmio calcolato, a regime, di circa 9 miliardi euro.

Nell’ambito dei cittadini si prevede il rilascio, previa richiesta dell’interessato, dei titoli di studio in lingua inglese in modo che possano essere impiegati all’estero senza il bisogno di doverli tradurre a proprie spese. Vengono riuniti gli adempimenti concernenti al cambio di residenza e al pagamento della Tares, e ancora si semplificano le comunicazioni al Pubblico registro automobilistico (Pra).

I cittadini non dovranno più trasmettere al Pra le perdite di possesso per furto ed i cambi di residenza che verranno acquisiti d’ufficio. Si porrà fine, inoltre, alle intestazioni fittizie dei veicoli, perché sarà necessario produrre l’atto sottoscritto non solo dal venditore ma anche dall’acquirente per procedere al passaggio di proprietà. Ogni variazione riguardante la proprietà del veicolo verrà immediatamente e gratuitamente comunicata dal Pra all’interessato con e-mail o sms.

Nel settore delle imprese il Ddl  semplificazioni introduce la figura di un tutor per le imprese che le segue in ogni fase della loro attività, dal principio alla fine. Il tutor informerà gli imprenditori sulle normative applicabili e su tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività produttività. In materia di beni culturali si facilita il Fund Raising sul territorio, anche di modico valore, da devolvere a interventi di tutela dei beni culturali o paesaggistici, analogamente a quanto avviene in altri Paese europei.

Nell’ambito dell’edilizia si semplifica la realizzazione di varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, assoggettandole alla Scia. Questo non può accadere a patto che la conformità alle prescrizioni urbanistico – edilizie e dell’avvenuta acquisizione degli atti di assenso in materia ambientale e paesaggistica, nonché di quelli previsti dalle altre norme di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e in particolare delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico – sanitarie e di quelle riguardanti l’efficienza energetica.

Nel settore appalti cambia il codice dei contratti pubblici, semplificando le procedure per agevolare la partecipazione alle gare da parte delle piccole e medie imprese. Nella fattispecie, si prevede che le stazioni appaltanti devono spiegare i motivi della mancata ripartizione dell’appalto in lotti; l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici controllerà sul rispetto di questo adempimento. Al fine di incentivare lo sviluppo del partenariato pubblico privato, si riconosce alle amministrazioni aggiudicatrici la chance di far ricorso a centrali di committenza, anche per l’affidamento dei contratti di concessione di lavori.

In materia di semplificazioni fiscali quando il valore dell’eredità non supera i 75 mila euro i beneficiari sono esonerati dalla dichiarazione se si tratta di coniuge o parenti in linea retta e se l’eredità non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Al momento il limite per l’esonero è stabilito in 50 milioni di lire. Si stabilisce, inoltre, che gli interessi sui rimborsi dei crediti di imposta siano erogati contestualmente al rimborso stesso senza che il contribuente debba presentare apposita istanza.

In ambito di spese di rappresentanza viene portato a 50 euro il valore unitario degli omaggi per cui è ammessa la detrazione Iva. In questa maniera  il valore per la detrazione Iva viene uniformato a quello della deducibilità ai fini delle imposte sui redditi. C’è di più, si prevede l’eliminazione della preventiva autorizzazione per poter dedurre quote di ammortamento finanziario in caso di concessioni relative alla costruzione e all’esercizio di opere pubbliche . In materia di società tra professionisti, viene specificato che ad esse si applica, anche ai fini Irap, il regime fiscale della associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche.

 

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