Riforme costituzionali, il discorso alla Camera del MoVimento 5 Stelle

Redazione 29/05/13
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Ecco le parole con cui il deputato del MoVimento 5 Stelle Diego De Lorenzis ha affondato sul tema delle riforme costituzionali. Un attacco al sistema dei partiti che ha promesso di ridisegnare il profilo delle istituzioni per decenni senza mai ottenere i propri scopi annunciati, escludendo i cittadini dalle decisioni fondamentali sul vivere civile e politico.

 

Signor Presidente, 
signori del governo, 
colleghi,

vi abbiamo sentito PER ANNI parlare della necessità di modifica della nostra carta costituzionale, riconducendo costantemente ad essa l’ingovernabilità di questo paese, l’inefficienza delle istituzioni, gli enormi costi della politica, la mancata ripresa economica e la lentezza nell’approvazione delle leggi.
Colleghi, i cittadini del M5S vi RICORDANO che
– sono stati proprio i partiti a non coinvolgere gli italiani nell’adozione dell’euro come moneta, senza alcuna discussione degli scenari alternativi e delle conseguenze 
– sono tutte le forze politiche CON UNA SOLA ECCEZIONE, ad ignorare l’esito del referendum in cui il 90% degli italiani ha chiesto la rinuncia del finanziamento pubblico ai partiti, che voi ancora dopo 20 anni intascate come RIMBORSI, e che tra l’altro non esclude quello privato delle lobby
– sono stati questi partiti ad approvare e MAI modificare in 7 anni, una legge elettorale porcata: ci voleva una sentenza che sollevasse la questione della sua COSTITUZIONALITA’; 
– sono stati questi partiti ad evitare, dal 2007, di discutere 3 leggi di INIZIATIVA POPOLARE, sottoscritte in UN SOLO GIORNO (non 6 mesi) da 350.000 italiani, che chiedevano il ripristino del VOTO DI PREFERENZA, il limite massimo di DUE LEGISLATURE per i parlamentari e di non far sedere qui tra noi i CONDANNATI 
– siete stati voi a non promuovere prima e ad IGNORARE dopo, l’esito dei referendum del 2011, che chiedevano che IL SERVIZIO IDRICO e i SERVIZI PUBBLICI LOCALI non fossero sottoposti a privatizzazione forzata
– sono stati questi partiti a introdurre in costituzione il pareggio di bilancio, in uno dei vostri ormai frequenti conclavi, senza bisogno di votare alcuna mozione o seguire procedure straordinarie come invece oggi chiedete in quest’aula
– sono stati questi partiti, SENZA ALCUN PRECEDENTE nella storia repubblicana, a rieleggere il medesimo capo dello stato
– è stato il PARTITO UNICO a non abolire le province in 18 mesi mentre sosteneva il governo Monti
– sono stati i vostri partiti, in più legislature, a far accomodare in questa aula l’attuale senatore Silvio Berlusconi: il parlamentare che più volte poteva essere dichiarato INELEGGIBILE negli ultimi 150 anni
– sono esponenti dei vostri partiti le persone nel COMITATO DEI SAGGI, non previsto da alcun regolamento parlamentare, tanto meno dalla costituzione o da prassi istituzionale, che detta l’agenda dell’attuale governo, in continuità con i precedenti
– siete stati voi a CONGELARE la volontà di partecipazione espressa con le numerose proposte di legge popolare, CONDANNANDOLE alla putrefazione nel cimitero dei vostri cassetti
Questo avete liberamente scelto, senza imposizioni dell’Europa, in totale disprezzo delle priorità manifestate dagli italiani. Ora, che proponete l’ennesima medicina amara, forse letale per la democrazia, abbiate almeno il coraggio di riconoscere la vostra diretta ed ESCLUSIVA responsabilità: quella di aver escluso i cittadini per DECENNI da qualunque decisione SULLE loro vite.
Prima di modificarla, sarebbe il caso di rispettare la Costituzione ed i suoi principi: la tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, il ripudio alla guerra, la tutela della salute, il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa ed i molti altri continuamente ignorati, calpestati quando non violentati dalle vostre politiche di cementificazione del territorio, di faraoniche ed inutili opere, di missioni di pace finte quanto le vostre promesse di riavvicinarvi alla gente, di scellerate politiche industriali ed energetiche, di riforme del lavoro che creano solo disoccupazione e precariato. E se proprio intendete mettere mano alla costituzione più bella del mondo, senza stravolgerla, permetteteci di portarvi la voce di milioni di italiani, chiedendo
– l’ istituzione dei referendum propositivi senza quorum
– l’ abolizione del quorum nei referendum abrogativi
– il limite a due mandati istituzionali per qualunque carica elettiva
– l’accesso gratuito alla conoscenza universale attraverso la rete per cittadinanza
– l’abolizione delle Province
– la riduzione del numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali
– la cancellazione del pareggio di bilancio dalla Costituzione
– l’ obbligo di referendum per qualunque modifica costituzionale
E soprattutto fissate bene in mente il primo principio:
NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE… LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO

Redazione

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