Riforma Lavoro: co.co.pro. nei call-center e retribuzione produttività

Redazione 04/04/13
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Il Ministero del Lavoro ha emanato due importanti circolari ministeriali, le numero 14 e numero 15, fornendo opportuni chiarimenti operativi per accompagnare l’attuazione di recenti, rilevanti novità normative. Tramite il primo provvedimento, la Circolare n. 14, vengono anzitutto precisati i limiti di applicabilità del lavoro a progetto nel settore dei call-center, limiti come noto sostanzialmente connessi all’introduzione, da parte della contrattazione collettiva, di corrispettivi minimi per i lavoratori impegnati nel medesimo settore.

La circolare si sofferma anche sulle disposizioni finalizzate a scongiurare il fenomeno della delocalizzazione dei call-center nei Paesi comunitari ed extracomunitari. Tramite invece il secondo documento, la circolare n. 15, a pochissima distanza dall’attesa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.P.C.M. 22 gennaio 2013 in materia di regime fiscale agevolato della cosiddetta “retribuzione di produttività”, il Ministero spiega primariamente proprio la nozione di tale parte della retribuzione, la cui erogazione deve avvenire, si legge, “in esecuzione di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale (…) ai sensi della normativa di legge e degli accordi interconfederali vigenti, da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda”.

La circolare offre anche istruzioni di carattere prettamente procedurale circa l’obbligo di depositare i contratti presso la competente Direzione territoriale del lavoro (Dtl) entro trenta giorni dalla loro sottoscrizione. Il Ministero del Lavoro comunica altresì la firma da parte del Ministro Fornerodel decreto di riparto fra le Regioni che prevede 260 milioni di euro da destinare al rifinanziamento degli interventi per gli ammortizzatori sociali in deroga. “Tali atti – ha dichiarato in proposito il Ministro Elsa Fornero- sono il segno tangibile dell’attenzione che pur nella particolare fase istituzionale viene costantemente rivolta a problematiche di grande importanza sociale ed economica”.

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