Concorso scuola 2012: Test rinviato, Profumo di figuraccia

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Le polemiche, fino ad oggi, non erano mancate, prima per le modalità anacronistiche, adatte ad una situazione diversa da quella attuale, poi per un bando che, vecchio di 12 anni, prometteva un rinnovamento dell’organico scolastico, che però non ci poteva essere visto l’insormontabile sbarramento della laurea entro l’anno scolastico – accademico 2001/02. In tutto questo caos, fra molte critiche e manifestazioni di dissenso, però il ministero aveva sempre rispettato le proprie scadenze, il bando aveva subito giusto il ritardo di un giorno, ma poi tutte le date erano state rispettate, ora invece accade l’imprevisto, almeno fino ad un certo punto.

La comunicazione dell’uscita delle date del test preselettivo sulla Gazzetta ufficiale annunciata per oggi è stata rimandata in data martedì 27 novembre, prima di allora è inutile spendersi in previsioni perché restano puramente tali e per quanto si possano avvicinare alla realtà dei fatti, visto che esiste un calendario di altre prove nel quale le date del concorso si devono inserire, non hanno alcun carattere ufficiale. Dunque se vi consola, sappiate che il test è previsto intorno al 17 , 18 dicembre ma solo il comunicato della Gazzetta darà l’ufficialità a quella che in questo momento è solamente una indiscrezione.

Le ragioni di questa figuraccia, perché onestamente quando una istituzione va incontro ad un rinvio del genere trattasi di figuraccia, affonda le proprie cause in quella previsione sciagurata fatta dal ministero dell’istruzione sull’eventuale numero di candidati al test. I 160.000 candidati previsti dal ministero, ad iscrizioni chiuse sono diventati ben oltre 320.000, praticamente poche centinaia più del doppio della stima fatta, questo dato dalla mole così sorprendente ha generato, come in un domino, la crisi logistica del sistema concorsuale. Tutti quegli spazi che erano stati selezionati previamente nell’estate per dislocare i 160.000 candidati sono saltati, perché all’improvviso numericamente inadeguati ad accogliere la popolazione di partecipanti.

In Italia, la pubblica istruzione dispone di un numero complessivo di pc pari ad un 1 milione, in questa cifra rientrano però anche tutti quei pc dislocati negli uffici che hanno mansioni burocratiche e che poco centrano con la vita  e l’uso scolastico che dovrebbero farne gli studenti, dunque di postazioni informatichene esiste un numero davvero esiguo rispetto alla massa di candidati che ha bisogno di essere accolta in spazi  e strutture uniche e non dispersa sul territorio. Il fallimento della previsione ministeriale sull’afflusso al concorso ha generato questa travolgente impreparazione che oggi si tramuta in un rinvio della data di ufficializzazione di luoghi e date in cui sostenere il concorso, un rinvio che ha del clamoroso e che solleva altri dubbi.

E’ ragionevole che tutto ciò accada solo per l’eccesiva mole del numero dei candidati ma se tutto questo avesse a che fare anche con i numerosi ricorsi al Tar e le relative vittorie di chi è riuscito ad ottenere l’ammssione d’ufficio? E’ un dato su cui è bene riflettere perché a questo punto i motivi di questo ritardo possono essere più di quelli che si pensa, la verità però sarà nota solo martedì quando, questa volta davvero, le date saranno pubblicate sulla Gazzetta ufficiale.

Alessandro Camillini

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