Concorso dirigenti scolastici: Lazio, forse scritti da rifare per il CdS

Redazione 30/10/12
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Il Tar è stato chiamato a prendere una rapida decisione riguardo alla questione sollevata in merito all’ incompatibilità di alcuni dei membri della commissione del concorso per dirigenti scolastici; è stato accolto, infatti, l’appello di due ricorrenti con ordinanze cautelari. Nei mesi precedenti si era concentrato sulla medesima problematica anche l’on. Russo (PD) ma il Tar aveva bocciato l’appello mentre il Consiglio di Stato l’aveva accolto. Adesso c’è attesa per i ricorsi del sindacato Anief, uno dei più attivi, del 22 novembre.

I giudici del Tar Lazio erano già stati chiamati in causa per quanto concerneva il Tfa, in questa circostanza nel luglio scorso avevano respinto la richiesta di ammissione con riserva alle prove orali dei due ricorrenti della regione Lazio perché “le sollevate doglianze, ove fondate [avrebbero condotto] ad efficacia caducante in via generale degli atti impugnati” .

Avrebbero reso nullo, dunque, ogni atto delle commissioni preposte con verbali ed elenco degli ammessi annessi; ma per i giudici del Consiglio di Stato, con ordinanze 4259 e 4260 del 25 ottobre 2012, “l’appello sembra presentare apprezzabili profili di fumus boni iuris, con riferimento al motivo di ricorso articolato in primo grado concernente l’incompatibilità di alcuni dei membri della Commissione giudicatrice, con particolare riguardo alla violazione dell’articolo 35, comma 3 del decreto legislativo 165 del 2001”.

La violazione che i due ricorrenti intendono sottoporre all’ attenzione del Tar è la medesima già riscontrata dall’ onorevole Russo nel giugno scorso; infatti aveva dichiarato in un comunicato che avrebbe indetto una interrogazione parlamentare con cui richiedere al ministro Profumo di certificare se certi componenti delle commissioni fossero anche dirigenti sindacali “nelle persone delle professoresse Spaziani Elisabetta, membro del Consiglio generale della CISL-Roma, ed Ester Rizzi della rete Anp-net dell’organigramma dell’Anp-Roma, sindacato, peraltro, costituitosi ad opponendum nei ricorsi richiedenti l’annullamento della procedura concorsuale”.

I giudici di Palazzo Spada, dunque, hanno sollecitato, in conclusione, il Tar a stabilire con urgenza l’udienza di merito ai sensi dell’art. 55, comma 10. Del codice del processo amministrativo, mentre, a questo punto manca solo un mese alla scelta dei giudici amministrativi sui ricorsi proposti dall’ Anief  sull’ erroneità dei quiz consegnati nelle prove preselettive e sulla conseguente violazione del bando di concorso che, se appurata, invaliderebbe l’intera procedura e ne richiederebbe l’immediata rinnovazione.

Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir alla scuola, in merito a ciò rinnova la richiesta al Parlamento perché prenda in considerazione al più presto il tema e attribuisca a tutti i ricorrenti la possibilità di essere valutati correttamente nelle prove scritte. Riportiamo qui di seguito il comunicato sull’ interrogazione dell’on. Russo in cui si cita il testo del decreto legislativo in questione.

3. Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi: […] e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.”

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