Esodati, ecco chi sono i primi salvi. Dopo la Corte dei Conti, ora tocca all’Inps

Redazione 13/07/12
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La Corte dei Conti ha firmato il primo decreto a tutela di 65mila esodati, che individua la ripartizione dei soggetti interessati ai fini della concessione della salvaguardia. Si tratta del Decreto interministeriale Lavoro/Economia ”a tutela dei lavoratori salvaguardati” del primo giugno scorso. Otto gli articoli contenuti nel documento, che vanno a disciplinare una delle materie più discusse e controverse legate al decreto Salva Italia di fine 2011.

”Pertanto – si legge in una nota -, in considerazione dell’imminente operatività del decreto, il Ministro del Lavoro Elsa Fornero ha ricevuto dall’Inps piena rassicurazione sulla sollecitudine con la quale l’Istituto provvederà ad attivare tutte le procedure del caso e in particolare la certificazione del diritto per dare definitiva certezza ai lavoratori interessati”.

A confermarlo, lo stesso ministro del Lavoro: “Ho avuto rassicurazioni dall’Inps che indicherà rapidamente le persone che andranno in pensione con le vecchie regole con nome e cognome. Riceveranno una lettera». Per i primi 65mila “tratti in salvo”, dunque, si attendono solo le indicazioni finali dell’Inps.

Intanto, ecco l’elenco dei lavoratori immuni al contenuto della riforma:

– 25.590 lavoratori in mobilità che hanno cessato l’attività lavorativa al 4 dicembre con perfezionamento dei requisiti entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità;

– 3.460 lavoratori in mobilità lunga con cessazione dell’attività lavorativa al 4 dicembre 2011;

– 17.710 titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà al 4 dicembre 2011, oppure il cui accesso al fondo sia autorizzato dall’Inps o previsto da accordi collettivi;

– 10.250 autorizzati al versamento volontario dei contributi con decorrenza della pensione entro il 2013 che non abbiano ripreso l’attività lavorativa e abbiano almeno un contributo accreditato o accreditabile;

– 950 lavoratori esonerati al 4 dicembre 2011;

– 150 lavoratori in congedo per assistere figli disabili;

– 6.890 “esodati” con rapporto risolto al 31 dicembre 2011 che non abbiano ripreso a lavorare e maturino la decorrenza entro il 2013.

Per queste ultime tre categorie (circa 7mila esodati), sarà necessario avanzare richiesta di accesso alla salvaguardia pressole direzioni territoriali del lavoro.

Secondo le stime, però, sarebbero ancora parecchi gli esodati ancora esclusi sprovvisti di salvagente normativo: per 55mila di loro, il governo ha promesso il varo di nuove misure a breve.

Redazione

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