Passera: sì a Tobin Tax, Tav ed energie rinnovabili

Redazione 04/06/12
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Intervento a tutto tondo del Ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, ospite del Festival dell’Economia di Trento.

Rispondendo alla domanda di un partecipante, Passera si è espresso a favore della tanto discussa “Tobin Tax”, la tassa sulle transazioni finanziarie proposta dal premio Nobel per l’economia James Tobin nel 1972, che (con un’aliquota da definirsi, ma comunque bassa, inferiore all’1%) andrebbe a colpire soprattutto le attività speculative di breve termine sui mercati valutari. “Ci sono tanti cittadini che giustamente pensano che la Tobin Tax sia una buona riserva di recupero fiscale, che potrebbe avere risorse importanti”, ha dichiarato il Ministro, aggiungendo che il governo sta lavorando in questa direzione in sede Ue, dato che tale tassazione per essere efficace deve avvenire almeno su scala continentale.

Passera ha poi toccato il tema della crescita. In settimana, infatti, è previsto il varo del Decreto Sviluppo, che verrà esaminato nel Consiglio dei Ministri da tenersi tra mercoledi 6 e venerdi 8 giugno. “La situazione è tale che ogni giorno con ansia mi chiedo cos’altro aggiungere all’agenda per la crescita”, ha dichiarato il Ministro.

Il titolare dello sviluppo economico, dopo avere ricordato che in Italia l’attuale crisi ha proporzioni tali da riguardare, direttamente o indirettamente, 28 milioni di persone (oltre la metà della popolazione), ha indicato due importanti direttrici su cui si impegnerà per radicare una duratura operazione di crescita. Il primo asse è costituito dalle energie rinnovabili, mercato per il quale saranno messi a disposizione nei prossimi anni ben 160 miliardi. L’obiettivo è limitare la dipendenza dell’Italia dai combustibili fossili ed arrivare, entro il 2020, a coprire oltre il 20% del fabbisogno energetico nazionale con fonti energetiche “verdi”.

Il secondo asse è la costruzione di infrastrutture e, in particolar modo, della Tav, la linea ad alta velocità tra Torino e Lione. L’opera, definita dal Ministro “utilissima e necessaria”, è fondamentale per mantenere l’Italia pienamente inserita nella rete europea delle grandi infrastrutture e, di conseguenza, dei grandi circuiti commerciali.

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