Prendere a calci un cane non è conveniente…

Redazione 21/12/11
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Ti piace prendere a calci il cane? Adesso paghi. In attesa che qualcuno prenda a calci te.

E’ sufficiente infatti  la mera «dolorabilità» accertata dal veterinario che presta le cure all’animale per far scattare a carico dell’aggressore il reato di “Danneggiamento di animali altrui” (ex articolo 638 Cp). Per incorrere nella fattispecie dell’illecito penale, la norma incriminatrice richiede infatti il solo «deterioramento», inteso come danno giuridicamente apprezzabile.

Lo ha stabilito la seconda sezione penale della Cassazione, con la sentenza 47391/11, pubblicata oggi.

A ben poco sono serviti i tentativi di giustificazione addotti dall’aggressore, che, nel caso di specie, ha dichiarato che nonostante l’episodio di violenza il cane abbia continuato gradire le coccole dell’uomo che, in un momento di paura, l’ha buttato a terra e scalciato.

La condanna arriva ugualmente, e non è affatto lieve: 200 euro di multa, 300 di risarcimento danni più la rifusione delle spese di giudizio alla parte civile.

Per la Corte Suprema non può essere accolta la tesi dell’imputato secondo cui la «dolorabilità» certificata dal veterinario sarebbe di per sé insufficiente a integrare il deterioramento richiesto dall’articolo 638 Cp: l’illecito penale, invece, ben può configurarsi dal momento che la visita sanitaria evidenzia nell’organismo dell’animale un processo patologico ancora in corso e, dunque, una malattia.

I giudici di legittimità, ad abundantiam, rilevano che per le lesioni all’integrità fisica ex articolo 544 ter Cp è necessario il verificarsi di una malattia che determini un’alterazione anatomica o funzionale, anche non definitiva.

Chi è adesso il cane da prendere a calci?

Qui, il testo integrale della sentenza

Redazione

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