La Commissione europea approva l’acquisizione di Skype da parte di Microsoft

Redazione 08/10/11
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La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione di Skype da parte di Microsoft Corporation, perché l’operazione “non ostacola in maniera significativa la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (SEE)“.

La Commissione, dal 1989, ha potere di valutare le fusioni ed acquisizioni che coinvolgono imprese con un fatturato superiore a determinate soglie (articolo 1 del regolamento sulle concentrazioni, n. 4064/89), il suo compito è quello di evitare concentrazioni che ostacolino in modo significativo una concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo o in una sua parte sostanziale di esso.

Nel settore della comunicazione di consumo, l’indagine della Commissione evidenzia che le attività di Skype e Microsoft si sovrappongono soprattutto per le comunicazioni video, in cui la seconda opera attraverso il suo Windows Live Messenger (MSN).

Tuttavia, “non ci sono problemi di concorrenza in questo mercato in crescita, dove numerosi concorrenti, tra cui Google, sono presenti”.

Per ciò che riguarda invece le comunicazioni aziendali, l’inchiesta conferma la presenza limitata di Skype nel mercato per questi prodotti.

L’indagine evidenzia che Skype e Microsoft sarebbe attive in mercati “contigui“.

Microsoft Corporation, infatti, si occupa principalmente di progettazione, sviluppo e fornitura di software per computer, sistema operativo e dei relativi servizi.

Skype, invece, fornisce comunicazioni su Internet. Il suo software permette l’instant messaging, voce e video comunicazione.

Per quanto riguarda i consumatori di servizi di comunicazione, la Commissione ha constatato che la Microsoft non avrebbe poi motivo di ridurre l’interoperabilità attuale di Skype, in quanto è essenziale per Microsoft che i servizi di Skype siano disponibili su più piattaforme possibili al fine di mantenere e rafforzare il marchio Skype.

Circa il rischio della vendita abbinata o aggregata, la Commissione ha rilevato che la stragrande maggioranza dei consumatori che acquistano un PC con Skype già installato sono utenti registrati Skype e che la maggior parte di loro successivamente scarica una versione diversa da quella pre-installata. Pertanto, l’operazione proposta non cambierà la situazione attuale.

Per ciò che concerne i servizi di comunicazione aziendale, Skype non è al momento un prodotto aziendale, quindi la sua interoperabilità non è determinante per i concorrenti e un legame tra Skype e prodotti Microsoft non dà automaticamente vita ad un prodotto concorrenziale per il mercato delle imprese. Inoltre Lync di Microsoft già incontra la concorrenza di altri concorrenti forti nelle comunicazioni aziendali, come Cisco.

La Commissione ha anche valutato come Microsoft potrebbe mobilitare il rilevante numero di consumatori di Skype sui mercati per le imprese di servizi di comunicazione, escludendo comunque “effetti negativi sulla concorrenza nell’arco di tempo rilevante per l’analisi della transazione”.

 

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