SISTRI: riaperta la partita?

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Il decreto legge sulla manovra bis, n. 138 del 13 agosto 2011, è stato presentato al Senato per la conversione in legge (n. 2887 AS).

Nel corso della seduta mattutina del 23 agosto, nella 13^ Commissione del Senato (Territorio, Ambiente, Beni Ambientali), in sede consultiva, senatori della maggioranza e dell’opposizione hanno sostenuto l’opportunità del ripristino del sistema di tracciabilità elettronica (SISTRI), sebbene con motivazioni diverse.

Non è mancato, inoltre, chi ha giustamente paventato il “pericolo di contenzioso sollevato da parte di quegli operatori che hanno sostenuto i costi per aderire al SISTRI nonostante fossero ben noti al Ministero dell’ambiente le disfunzioni ed il malfunzionamento del sistema” (per maggiori dettagli, si rinvia al resoconto della seduta mattutina del 23 agosto).

Nella seduta pomeridiana del 23 agosto, la Commissione Ambiente del Senato ha espresso parere favorevole alla conversione, condizionandolo però al ripristino del SISTRI.

In particolare, è stato osservato che “la generalizzata soppressione del sistema SISTRI, lungi dall’assicurare risparmi di spesa, espone il Paese agli oneri finanziari conseguenti al prevedibile esito di una procedura di infrazione per violazione della normativa comunitaria, che come noto impone per i rifiuti pericolosi l’obbligo della tracciabilità (articolo 17 della direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE). L’improvviso ritorno al vecchio sistema cartaceo rende elevato il rischio dell’attivazione di un contenzioso, dagli esiti imprevedibili, da parte di quanti – ovvero la stragrande maggioranza degli obbligati – hanno già sostenuto i costi necessari per adeguarsi per tempo al sistema SISTRI”.

E’ stato quindi dato parere favorevole alla conversione a condizione che “sia ripristinato il sistema SISTRI, prevedendone, in via principale e nel rispetto del già previsto scaglionamento per i produttori di rifiuti pericolosi con un numero di dipendenti fino a 10 unità, la piena operatività a far data dal 1° gennaio 2012 e valutando l’opportunità di interventi, sentite le organizzazioni maggiormente rappresentative delle categorie economiche, finalizzati a superare in particolare difficoltà tecniche ed operative e prevedendo eventuali esenzioni ulteriori per tipologie di rifiuti che non presentino aspetti di particolare criticità ambientale” (qui il resoconto della seduta pomeridiana del 23 agosto).

I lavori stanno ora proseguendo presso la 5^ Commissione del Senato (Bilancio), dove  è stato fissato il termine finale, per la presentazione degli emendamenti, al 29 agosto, ore 20.

I resoconti delle varie sedute possono essere seguiti a questo indirizzo.

Vincenzo Vinciprova

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