La raccolta differenziata al tempo delle tessere elettroniche

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Chi non ricorda le schede raccogli punti che davano una volta al supermercato (“Ogni 10.000 lire di spesa un punto”)?

E tutti là ad incollare i bollini, che poi si staccavano e allora giù di scotch.

Oggi? Solo un ricordo! Oramai siamo nell’era delle tessere elettroniche. E alla cassa ci viene chiesto: “Signora ha la nostra tessera? No? Peccato, avrebbe guadagnato 5 punti!”. E te lo rimarcano anche sullo scontrino!

Di conseguenza, cambio generazionale anche nei portafogli, abituati a contenere sempre meno soldi (che tanto non ci sono e come entrano, beh, escono) e sempre più tessere: supermercato, profumeria, benzinaio, libreria, videoteca, salone di bellezza … cassonetto del secco … Come? Cassonetto?

Ebbene si! Dalle mie parti (Provincia di Venezia) la società Veritas (gestore dei servizi ambientali e del servizio idrico) informa che in tre anni tutto il territorio della Terraferma del Comune di Venezia avrà cassonetti per il rifiuto secco dotati di calotta che si apre solo con l’introduzione di una chiave o di una tessera personale.

Ovviamente, la calotta ha una dimensione ridotta e quindi il sacchetto che si potrà andare ad inserire dovrà essere delle misure adatte per esservi gettato. Lo scopo è sensibilizzare l’utente alla raccolta differenziata e quindi all’utilizzo anche delle campane di vetro/plastica/lattine, carta/cartone/Tetrapack e frazione organica (tutti materiali riciclabili che ad oggi troppo spesso vengono conferiti erroneamente in discarica).

Come accennato pocanzi, non solo vengo dalla Provincia di Venezia, ma ci vivo e soprattutto ci lavoro. Credo che gli uffici siano un po’ uno specchio della società in cui ci troviamo, e pertanto… mi viene da mettermi le mani nei capelli.

Spero che ognuno in casa propria sia coscienzioso, ma evidentemente appena varchiamo l’uscio qualche demone si impossessa di noi, perché troppo spesso vedo contenitori della carta in sui c’è tutto tranne che carta, sacchetti della plastica trasbordanti di bottiglie non schiacciate, bicchieri del caffè e di caffè stesso (plastica e vetro prima di essere conferiti nelle apposite campane devono essere lavati).

Tutto questo mi fa pensare che forse… la raccolta differenziata va bene, ma occorre prima educare su come va fatta e, magari, forse, mi vergogno quasi a dirlo, mettere un incentivo alla qualità dei rifiuti gettati.

Se la tua plastica è ben lavata, ti regaliamo un buono omaggio per … “.

Roberta Lazzari

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