Governo, varato il decreto legge con la manovra correttiva 2011

Redazione 30/06/11
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Conclusa la conferenza stampa, ecco il comunicato appena diramato da Palazzo Chigi:

“La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 16,00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.

Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta (…)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria coerenti con gli obiettivi di manovra condivisi in sede europea [qui il testo discusso in Consiglio].

Il provvedimento si compone di 4 parti:
– la prima dedicata al contenimento dei costi della politica (indennità per i parlamentari, voli di Stato, auto blu);
– la seconda alle misure generali di contenimento della spesa;
– la terza alle disposizioni in materia di entrate tributarie;
– la quarta a misure per sostenere lo sviluppo.

Quanto alla seconda parte, le disposizioni non prevedono misure particolarmente severe per gli anni 2011 e 2012, proiettando gli interventi necessari al perseguimento degli obiettivi negli esercizi 2013 e 2014.

Tra le misure di sviluppo, si annoverano interventi di fiscalità di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, nonché di liberalizzazione del collocamento, di attivazione del capitale di rischio verso le nuove imprese, di finanziamento e potenziamento delle infrastrutture, di riordino dell’Anas e dell’ICE.

Tra l’altro è previsto che nei comuni di interesse turistico e nelle città d’arte, in via sperimentale, gli esercizi commerciali non saranno più tenuti a rispettare gli orari di apertura e chiusura, la chiusura domenicale e festiva e la mezza giornata di chiusura infrasettimanale.

Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato un disegno di legge delega per la riforma fiscale e assistenziale.

Il progetto di riforma punta alla riduzione a cinque dei tributi statali (imposte sui redditi, sul valore aggiunto, sui servizi ed accisa), alla riduzione a tre sole aliquote per il prelievo sui redditi personali (20%, 30%, 40%), a semplificazioni degli adempimenti tributari, ad agevolazioni specifiche per l’attuazione di investimenti esteri, alla razionalizzazione delle agevolazioni esistenti per una loro concentrazione in regimi di favore essenzialmente su natalità, lavoro e giovani, alla graduale eliminazione dell’IRAP.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro Prestigiacomo, ha approvato un decreto-legge che prevede misure urgenti per superare le attuali criticità connesse alla gestione e allo smaltimento di rifiuti urbani nella regione Campania.

In particolare il provvedimento dispone che i rifiuti derivati dalle attività di tritovagliatura possono essere smaltiti fuori dalla regione Campania, prioritamente nelle regioni limitrofe in attuazione del principio comunitario della prossimità, e con il nulla osta della regione di destinazione.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, due disegni di legge relativi

a) al Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2010 e
b) alle disposizioni per l’assestamento del bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2011.

a) Il primo disegno di legge prende atto dei risultati conseguiti nel decorso esercizio, nell’evoluzione dei conti pubblici. Il Rendiconto generale dello Stato, nelle sue componenti del conto del bilancio e del conto del patrimonio, è stato assoggettato a parificazione dalla Corte dei conti il 28 giugno scorso.

Il saldo netto da finanziare per la competenza dell’anno 2010, in termini di accertamenti e impegni, al netto delle regolazioni contabili e debitorie, si attesta a 17.402 milioni di euro, derivante da entrate finali accertate per 485.297 milioni di euro e da spese finali impegnate per 502.699 milioni di euro; l’avanzo primario si cifra in 52.121 milioni di euro.

b) Il secondo disegno di legge riguarda l’assestamento del bilancio di previsione per il 2011, che riporta l’impostazione per missioni e programmi approvata con la legge di bilancio 2011 (n. 221 del 2010).

I dati del provvedimento, al netto delle regolazioni contabili e debitorie, recepiscono l’andamento delle entrate tributarie, con un incremento di circa 7,6 miliardi di euro, e quello delle entrate extra-tributarie, con un incremento di circa 100 milioni di euro. In particolare, le variazioni allineano le previsioni di bilancio 2011 al quadro macroeconomico corrente, assunto a base per l’elaborazione delle stime contenute nel Documento di economia e finanza per gli anni 2012-2014.

Dal loro canto le spese, sempre al netto delle regolazioni contabili e debitorie, evidenziano un decremento di circa 2 miliardi di euro, dovuto principalmente alla contrazione della spesa per interessi.

L’assestamento del bilancio in termini di competenza, al netto delle predette regolazioni, mostra un miglioramento (circa 9 miliardi di euro) del saldo netto da finanziare, che si colloca intorno ai 32.100 milioni di euro, rispetto ai 40.600 milioni di euro iniziali, mentre restano sostanzialmente neutrali gli effetti sull’indebitamento netto e sul fabbisogno statale, in quanto le variazioni sono già state inglobate nei tendenziali.

Il Consiglio dei Ministri ha quindi approvato i seguenti provvedimenti:

su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Tremonti:

un decreto legislativo che, in attuazione della delega conferita dalla legge n.196 del 2009 in materia di controlli di regolarità amministrativa e contabile e di potenziamento delle analisi di valutazione della spesa, razionalizza tutte le disposizioni contenute in una pluralità di fonti normative stratificatesi in maniera disorganica nei vari anni, non sempre perfettamente allineate a causa della notevole distanza temporale.

Il complesso intervento normativo è volto, inoltre, alla realizzazione di obiettivi di sviluppo, al risanamento dei conti pubblici, alla razionalizzazione della spesa, al miglioramento della programmazione, nonché alla graduale estensione del programma di analisi e valutazione della spesa a tutte le amministrazioni pubbliche. Sul decreto si sono favorevolmente espresse le Commissioni parlamentari e le Sezioni riunite della Corte dei conti (…)”

Redazione

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