Berlusconi a reti unificate: alla fine tutti condannati dall’Autorità di vigilanza

Redazione 24/05/11
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L’aveva detto anche Giuliano Ferrara, domenica, su Il Giornale di Paolo Berlusconi: “Se la strada è quella dell’invadenza arrogante a reti unificate, del monologo che umilia gli interlocutori e gli elet­tori, del semplicismo e del ba­by talk arrangiato, sciatto, po­veramente regressivo, mi man­ca il fiato … quale esper­t­o impazzito di marketing poli­tico ha suggerito al premier di presentarsi in tutti i tg come un propagandista, di diminuire la sua autorità e credibilità di pre­sidente del Consiglio e di lea­der del partito di maggioranza relativa di una grande nazione occidentale con discorsi da bet­tola strapaesana?”

L’ha ripetuto, stamattina, Marcello Veneziani, sempre sulle colonne del giornale di famiglia, parlando di “comparsate alluvionali in tv”.

In mezzo, è arrivata la sanzione.

“Violazione delle regole di pluralismo politico e di par condicio”, così l’Autorità di Garanzia delle Comunicazioni ha stigmatizzato ieri l’offensiva mediatica del presidente del consiglio, avvenuta venerdì scorso, in prima serata, su cinque telegiornali nazionali.

Condannati il TG1 di Augusto Minzolini e il TG4 di Emilio Fede, alla sanzione pecuniaria massima, ma anche il TG2, il TG5 e Studio Aperto (Italia Uno).

Di seguito, il comunicato stampa diramato da AGCom:

“La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni  nella sua riunione odierna, ha esaminato, anche alla luce degli esposti presentati, la situazione  determinatasi nella giornata di venerdì 20 maggio, nella quale si è avuta la trasmissione, in prime time, da parte dei notiziari TG1, TG2, TG5, TG4 e Studio Aperto, di interviste al Presidente del Consiglio.

Sul punto l’Autorità aveva chiesto lo scorso 21 maggio chiarimenti urgenti alle emittenti interessate.

Considerate le osservazioni pervenute da RAI e Mediaset, la Commissione ha  ritenuto che le interviste, tutte  contenenti opinioni e valutazioni politiche  sui temi della campagna elettorale, ed omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall’Agcom.

La Commissione ha pertanto deliberato, a maggioranza, di comminare a TG1 e TG4 la sanzione nella misura massima prevista dalla legge (258.230 euro), in quanto recidivi, e sanzioni di 100 mila euro ciascuno a TG2, TG5 e Studio Aperto.

L’Autorità  ribadisce che vige il dovere di equilibrio  e completezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale  con i ballottaggi in corso.

L’Autorità ha infine chiarito che il divieto di diffusione di sondaggi sulle intenzioni di voto rimane in vigore su tutto il territorio nazionale  fino allo svolgimento del secondo turno delle elezioni amministrative.

Roma, 23 maggio 2011”

Redazione

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