Concorsi pubblici: l’inglese diventa requisito obbligatorio

Concorsi pubblici: con la Riforma Madia la conoscenza dell’inglese diventa obbligatoria, ecco le novità per le assunzioni nella Pa.

Redazione 26/05/17
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Importanti novità in tema di concorsi pubblici e assunzioni nella Pubblica amministrazione: il decreto attuativo della Riforma Madia introduce, tra i requisiti fondamentali per la selezione, la conoscenza della lingua inglese. Una modifica al regolamento che assume particolare rilevanza nell’ottica dell’imminente assunzione a tempo indeterminato dei precari della Pa con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto.

Vediamo allora quali sono le principali novità.

Per approfondire, visita la nostra sezione dedicata ai Concorsi pubblici.

 

I nuovi requisiti: obbligatorie l’informatica e l’inglese

Con il nuovo decreto attuativo della Riforma Madia, dunque, la conoscenza della lingua inglese diventa obbligatoria per tutti i concorsi pubblici. Non sarà più possibile scegliere, in altre parole, la lingua straniera di preferenza: l’inglese sarà valutato in ogni caso dalle commissioni giudicatrici. Determinati bandi di concorso potranno poi prevedere, in aggiunta, la conoscenza di altre lingue.

Non solo: resta obbligatorio l’accertamento delle conoscenze, da parte dei candidati, delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse. Inoltre, il decreto parla per i prossimi concorsi della “valorizzazione del titolo di dottore di ricerca“.

Nuovi contratti per i precari della Pa

È confermata, comunque, la stabilizzazione dei contratti dei precari della Pubblica amministrazione che abbiano lavorato per la Pa per almeno tre degli ultimi otto anni, anche non continuativi. Tale requisito deve essere posseduto alla data del 31 dicembre 2017.

Attenzione, però: le assunzioni a tempo indeterminato saranno dirette solo per i lavoratori che hanno già superato un concorso. Gli altri precari dovranno invece partecipare ai prossimi concorsi, anche se sarà prevista per loro una riserva del 50 per cento dei posti. È prevista, inoltre, una limitazione: i precari potranno partecipare solo ai concorsi banditi dall’ente per il quale hanno lavorato per tre anni. L’unica eccezione è prevista per il settore della sanità e degli enti di ricerca.

Assunzioni nella Pa: necessario il Piano triennale

La Riforma Madia prevede infine che, prima dell’avvio delle procedure di reclutamento, la Pubblica amministrazione debba adottare un Piano triennale dei fabbisogni. Il Piano servirà a definire con precisione le effettive necessità dell’ente e a programmare nel dettaglio le nuove assunzioni. Senza il Piano, che deve essere approvato dal Presidente del Consiglio, l’amministrazione non potrà assumere.

Questo vale, è bene precisare, sia per i bandi di concorso per posti a tempo indeterminato che per i contratti a tempo determinato, inclusi i contratti di formazione e lavoro.

 

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