Carta d’identità elettronica, al via la fase due

Carta d’identità elettronica: entro il prossimo luglio il nuovo documento sarà disponibile in 350 nuovi Comuni e per metà degli italiani.

Redazione 02/05/17
Scarica PDF Stampa
Adesso si fa sul serio: da mercoledì 26 aprile è partito il piano che introdurrà la nuova carta d’identità elettronica in 350 Comuni italiani, fino a coprire il 50% della popolazione nazionale. È la “fase due” della nascita della nuova CIE, che arriverà a conclusione il prossimo luglio.

La carta d’identità elettronica è progettata per velocizzare e migliorare molte delle azioni quotidiane dei cittadini italiani, dai viaggi all’estero all’immediato riconoscimento dei dati anagrafici e sanitari, e permette inoltre l’accesso a molti dei servizi della Pubblica Amministrazione. Fino a questo momento, tuttavia, la diffusione della CIE è proceduta a rilento: vediamo cosa potrebbe cambiare con l’introduzione della carta nei 350 nuovi Comuni.

 

La nuova carta d’identità per la metà dei cittadini italiani

Dalla settimana scorsa è dunque ufficiale: entro il prossimo mese di luglio il 50% dei cittadini italiani potrà richiedere la nuova carta d’identità elettronica. I 350 nuovi Comuni interessati, che fanno parte di tutte le Regioni da Nord a Sud, si aggiungono infatti ai 199 in cui già la CIE era già stata introdotta in via sperimentale a luglio e poi a settembre del 2016. Tra questi Comuni erano già comprese grandi città come Milano, ma fino al 26 aprile ad avere accesso alla CIE erano solo 300mila cittadini.

Le cose, appunto, dovrebbero cambiare radicalmente con la fase due partita lo scorso mercoledì. Entro il prossimo luglio, fa sapere il Ministero dell’Interno con la circolare n. 4/2017, saranno installate in tutti i nuovi 350 Comuni le infrastrutture informatiche che permetteranno al personale dell’ufficio anagrafe di rilasciare le nuove carte d’identità elettroniche.

Il progetto del Governo, dalla scorsa settimana forse meno irrealistico, è quello di coprire tutti gli 8.000 Comuni italiani entro l’agosto del 2018.

A cosa serve la nuova carta d’identità elettronica?

La nuova CIE ha, almeno in teoria, diverse funzioni in più rispetto alla vecchia carta d’identità.

Il nuovo documento elettronico infatti, che è grande quanto il tesserino sanitario e la patente, è dotato di microchip a radiofrequenza che contengono al loro interno tutti i dati del titolare, incluse le impronte digitali, la foto digitale e – per ogni evenienza – la cartella sanitaria. È incluso perfino il consenso o meno alla donazione degli organi. La CIE è valida come documento di viaggio in tutti i paesi dell’Unione Europea e, grande novità potenzialmente molto utile, può essere utilizzata per richiedere l’autenticazione ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione.

Come si può richiedere il nuovo documento?

È possibile richiedere la nuova CIE al proprio Comune di residenza o dimora in qualsiasi momento, sia in caso di primo rilascio sia in caso di deterioramento o furto del precedente documento “cartaceo”: il costo è di 13,76 euro più IVA e diritti fissi e di segreteria, per un totale di circa 22 euro (la carta d’identità tradizionale, è lecito notare, ne costava 5). Una volta richiesta al Comune, la CIE sarà consegnata entro sei giorni lavorativi all’indirizzo indicato.

Il ricorso alla nuova carta elettronica, in ogni caso, non è ancora obbligatorio per tutti. I cittadini in possesso di un documento ancora valido possono infatti continuare a utilizzarlo fino alla scadenza. La CIE, è bene notare, sarà valida per tre anni per i bambini di età inferiore ai tre anni, cinque anni per i minori tra i tre e i diciotto anni e dieci anni per i cittadini adulti.

 

Volume consigliato:

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento