Rottamazione cartelle, si può chiedere l’estratto ruoli alle Entrate

Redazione 30/03/17
Scarica PDF Stampa
È possibile chiedere all’Agenzia delle Entrate l’estratto dei ruoli per conoscere nel dettaglio la propria posizione debitoria e decidere così se aderire o meno alla rottamazione delle cartelle esattoriali. La misura, già approvata dal Garante per la Privacy, renderà più agevole il ricorso alla definizione agevolata promossa da Equitalia per il 2017.

Buone notizie, quindi, per tutti i contribuenti che possono beneficiare della rottamazione delle cartelle, e che come noto hanno adesso tre settimane in più per esaminare la situazione. La data di scadenza per l’invio delle domande a Equitalia è il 21 aprile.

Vediamo allora cosa si può fare per aderire alla misura.

 

Come si richiede l’estratto ruoli all’Agenzia delle Entrate?

L’estratto conto debitorio può essere chiesto presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate da tutti i contribuenti e dai loro intermediari abilitati, se muniti di delega. Ai fini dell’individuazione di eventuali debiti con il Fisco coperti dalla rottamazione delle cartelle esattoriali, l’estratto si riferirà a tutti i ruoli emessi tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016. Il servizio sarà disponibile presso tutti gli uffici territoriali dell’Agenzia.

Il coinvolgimento dell’Agenzia delle Entrate rappresenta senza dubbio una possibilità in più per i contribuenti (e un necessario aiuto per la già congestionata Equitalia), ma ricordiamo che i cittadini possono comunque prendere visione dell’estratto conto nei modi già stabiliti.

Come si può venire a conoscenza dei propri debiti?

Ogni contribuente può infatti richiedere l’elenco dei ruoli e delle cartelle e visionare la propria situazione debitoria rivolgendosi direttamente a Equitalia.

È possibile, in questo caso, non solo rivolgersi fisicamente a uno degli uffici dell’ente di riscossione, personalmente o tramite intermediario delegato, ma anche richiedere l’estratto ruolo a mezzo posta elettronica certificata (Pec). Il contribuente può inoltre accedere al sito di Equitalia utilizzando le credenziali SPID o Fisconline.

Da pochi giorni è infine possibile utilizzare il nuovo servizio telematico EquiPro, un portale attraverso il quale commercialisti, consulenti del lavoro, Caf e altri professionisti abilitati possono gestire i le cartelle, le scadenze e gli avvisi di pagamento dei loro clienti.

Quali debiti sono coperti dalla rottamazione?

Ma quali sono allora i debiti per i quali è possibile usufruire della rottamazione di Equitalia?

Rientrano nella disciplina tutte le cartelle esattoriali e tutti i ruoli affidati a Equitalia tra il 2000 e il 31 dicembre 2016. Bisogna quindi prestare attenzione: la data dell’affidamento del ruolo non è la stessa di quella della notifica al contribuente. Inoltre, sono coperti dalla rottamazione anche i tributi locali e le multe stradali se il Comune che li ha emessi ha deciso di aderire alla misura.

Sono escluse dalla definizione agevolata, invece, le risorse comunitarie, come i dazi e le accise, l’Iva all’importazione, le somme derivanti dal recupero di aiuti di Stato e da condanne della Corte dei conti e le sanzioni penali.

Quando scadono le rate della rottamazione?

Le somme dovute a Equitalia, lo ricordiamo, potranno essere pagate in cinque rate tra il 2017 e il 2018. Nonostante la scadenza di presentazione della domanda di adesione sia stato spostato dal 31 marzo al 21 aprile, i termini di pagamento delle rate non sono stati cambiati. I versamenti delle rate dovranno coprire il 70% dell’importo totale nel 2017 e solo il 30% nel 2018. Nello specifico:

  • la prima rata (luglio 2017) dovrà coprire il 24% della somma;
  • la seconda rata (settembre 2017) dovrà coprire il 23% del dovuto;
  • la terza rata (novembre 2017) dovrà coprire il 23% del dovuto;
  • la quarta rata (aprile 2018) interesserà il 15% del dovuto;
  • la quinta rata (settembre 2018) dovrà coprire infine il restante 15% della somma.

 

Volume consigliato:

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento