Fisco: arriva la flat tax per i ricchi residenti all’estero

Redazione 10/03/17
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Operativa dall’8 marzo la “flat tax” per i miliardari che vivono all’estero e che decidono di trasferire la loro residenza fiscale in Italia. La tassa si applica sia agli stranieri sia agli italiani che hanno vissuto all’estero negli ultimi dieci anni e consiste nel pagamento di una somma fissa di 100mila euro all’anno.

Il beneficio ha una durata massima di ben 15 anni e può essere esteso anche ai familiari. L’effetto, secondo il Governo, sarà quello di attirare in Italia i numerosi cittadini super ricchi che finora hanno sempre preferito Paesi con regimi fiscali agevolati. Ma vediamo con ordine cosa prevede la nuova norma.

La nuova tassazione agevolata per i Paperoni

La misura è stata già ribattezzata da molti “flat tax sui Paperoni“: le persone fisiche che vivono all’estero e decidono di trasferire in Italia la loro residenza fiscale possono beneficiare, per i redditi prodotti all’estero, dell’imposta sostitutiva fissa di 100mila euro. Un pagamento all’anno e si è a posto con il Fisco.

L’agevolazione è stata prevista dalla Legge di Stabilità 2017 e riguarda, come accennato, sia i cittadini italiani che gli stranieri. L’unica condizione, per evitare che gli evasori escano e poi rientrino dall’Italia alla ricerca di sconti troppo comodi, è che il contribuente sia stato residente all’estero per almeno 9 periodi di imposta negli ultimi 10 anni.

Il fine principale, però, come comunicato dalla stessa Agenzia delle Entrate, è quello di attrarre nel nostro Paese gli High net worth individual: in parole povere, i Paperoni con redditi altissimi che fino ad ora hanno sempre preferito altri lidi ma che adesso abbandoneranno in massa la Gran Bretagna per colpa della Brexit. La flat tax rende loro conveniente l’entrata in Italia.

Come si aderisce alla flat tax agevolata?

I contribuenti che vogliono aderire alla misura e trasferirsi in Italia devono innanzitutto inviare una domanda preventiva alla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate. La richiesta può essere consegnata a mano, tramite raccomandata o via posta elettronica certificata, e deve contenere:
• I dati anagrafici del richiedente, e se già assegnati il codice fiscale e la residenza in Italia;
• l’indicazione di non residenza in Italia per un lasso di tempo pari almeno a 9 degli ultimi 10 periodi di imposta;
• la giurisdizione in cui il richiedente ha avuto l’ultima residenza fiscale;
• gli Stati esteri per i quali intende esercitare la facoltà di non avvalersi della flat tax.

Alla domanda deve essere allegata una check list che permette alle Entrate di fare una valutazione preventiva sull’ammissibilità del contribuente al regime di favore.

Scarica qui il modello della check list da allegare alla domanda.

La tassa può essere estesa anche ai familiari

Ma non è tutto. La flat tax può essere estesa anche ai familiari dei contribuenti che vogliono entrare (o rientrare) in Italia. E in questo caso la tassazione è ancora più conveniente: al possesso dei requisiti, sarà sufficiente pagare un gettone da 25mila euro per ciascun familiare e per ogni anno.
Come spiegato ancora dall’Agenzia delle Entrate, la domanda per l’estensione dell’opzione può essere presentata anche se non sono ancora decorsi i termini per trasferire la residenza fiscale e si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, fino al limite massimo di 15 anni.

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Entro quando si può aderire alla tassazione agevolata?

Nella pratica, i contribuenti che hanno ricevuto il via libera dalle Entrate possono aderire al nuovo regime quando presentano la dichiarazione dei redditi, riferita al periodo di imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale o a quello immediatamente successivo. L’opzione per il periodo di imposta 2017 dovrà essere esercitata entro il 30 settembre 2018.
Il versamento dell’imposta da 100mila euro, come visto, andrà fatto in un’unica soluzione ed entro la data del versamento del saldo delle imposte sui redditi, e quindi entro novembre di ogni anno.

Davide Basile

Redazione

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