Bullismo e cyberbullismo: le novità della proposta di legge. Pene più severe

Redazione 21/09/16
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La proposta di legge contro bullismo e cyberbullismo ha incassato il primo sì dalla Camera. Il testo ora torna al Senato per l’ultima lettura.

In analisi l’introduzione di alcune misure di carattere educativo e formativo ma anche l’entrata in vigore di pene più severe, in particolare per quanto attiene al bullismo cosiddetto informatico.

Di seguito si riportano i punti più importanti della proposta di legge.

Bullismo e cyberbullismo: novità su prevenzione e repressione

La proposta di legge in questione era già stata approvata dal Senato un anno fa. Da allora, però, sono intervenuti vari emendamenti, fino ad arrivare alla presentazione del testo attualmente in discussione alla Camera, che a differenza della proposta di legge originaria avanzata dalla senatrice democratica Elena Ferrara, si rivolge sia a minorenni che a maggiorenni.

Bullismo e cyberbullismo: che cosa si intende

La proposta di legge contro bullismo e cyberbullismo, all’articolo 1, fornisce una definizione univoca di entrambi i fenomeni.

Il bullismo

E’ defintio “l’aggressione o la molestia ripetuta” nei confronti di una o più vittime “allo scopo di ingenerare in essi timore, ansia o isolamento ed emarginazione”.

Il cyberbullismo

Si tratta di una forma di comportamento diffusasi enormemente negli ultimi anni, e rappresenta un atto di bullismo “che si realizza attraverso la rete telefonica, la rete Internet, i social network, la messaggistica istantanea o altre piattaforme telematiche”.

Il testo del disegno legge illustra altre forme di bullismo telematico tra cui “la realizzazione e la diffusione online, attraverso Internet, chat-room, blog o forum, di immagini, registrazioni o altri contenuti aventi lo scopo di offendere l’onore e la reputazione della vittima”.

Come cambiano le sanzioni

In base alla proposta di legge in discussione, per le forme tradizionali di bullismo è prevista l’adozione da parte del MIUR di “linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto” del fenomeno nelle scuole, “anche avvalendosi della collaborazione della Polizia postale” e l’insediamento in ogni scuola di uno specifico docente-referente. In certi casi considerati meno gravi è previsto l’ammonimento del questore, mutuato dal reato di stalking, al posto della vera e propria sanzione penale.

Il bullismo e la Polizia Locale

In occasione della 35esima edizione delle Giornate della Polizia Locale (svoltasi a Riccione dal 15 al 17 settembre) e della presentazione di Municipium App, ha parlato di bullismo e metodologie di polizia volte al miglioramento delle prospettive di vite delle vittime ma anche dei rei Giulia Maria Bouquiè, ricercatrice universitaria e autrice del libro “Bullismo e Cyberbullismo”. Di seguito si riporta la breve intervista video all’autrice.

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