Scadenza 730, le ultime novità. Quando inviarla e come ottenere i rimborsi

Redazione 14/07/16
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La prossima scadenza fissata per la dichiarazione dei redditi 2016 è il prossimo 22 luglio, quando i contribuenti saranno chiamati a presentare il modello 730 ordinario e precompilato.

Per approfondire si consiglia lo speciale su 730 precompilato: guida alla compilazione

Scadenza 730: cosa sapere

Inizialmente il termine ultimo per la presentazione era stato fissato al 7 luglio 2016, è stato poi slittato a venerdì 22  per tutti i soggetti che optano per la compilazione fai-da-te o che decidono di rivolgersi al CAF o ad un professionista abilitato, a condizione, però, che abbiano provveduto a presentare almeno l’80% delle dichiarazioni entro l’originaria deadline (7 luglio).

730 precompilato: come funzionano i rimborsi

Con le nuova proroga prevista per la presentazione del modello 730 precompilato, però, potrebbero subentrare dei cambiamenti per quanto riguarda i rimborsi e i conguagli fiscali.

I tempi dei rimborsi IRPEF che derivano dalla dichiarazione dei redditi, di norma ricevuti dai dipendenti con la busta paga del mese di luglio e dai pensionati con l’assegno previdenziale di agosto, potrebbero slittare.

L’Agenzia delle Entrate, qualora il modello 730 precompilato venga inviato al Fisco apportando modifiche, procederà con gli ordinari accertamenti su tutti gli oneri segnalati dal contribuente, inclusi anche quelli inviati dai soggetti terzi.

L’Amministrazione Finanziaria avrà 4 mesi di tempo per effettuare i suddetti accertamenti a partire dal termine previsto per la trasmissione, o viceversa a partire dalla data d’invio in caso di ritardo rispetto alla scadenza e che, quindi, possono prolungare i tempi dei rimborsi spettanti.

Per tutte le informazioni si consiglia il seguente volume:

Rimborsi rinviati: quando?

L’accredito dei rimborsi potrebbe subire eventuali rinvii anche se si verificano le seguenti circostanze:

1) importo del rimborso superiore a 4mila euro: mediante la compensazione del credito con altri tributi il rimborso potrebbe andare sotto tale soglia, facendo sì che il contribuente eviti sia i controlli fiscali che gli slittamenti nel rimborso;

2) incoerenze nelle modifiche (ritenute dal Fisco eccessive o sospette) al 730 precompilato: tali incoerenze giocheranno un ruolo centrale sulla base di specifici indicatori collegati quali, ad esempio, l’entità e il tipo delle integrazioni effettuate dal contribuente o il maggior rimborso rispetto alla dichiarazione proposta.

Se dopo gli accertamenti  il contribuente ha diritto ai rimborsi, questi ultimi saranno erogati entro il 6° mese successivo alla scadenza valevole per la presentazione del modello 730.

In caso contrario, invece, ossia se il 730 precompilato sarà accettato senza modifiche, non scatterà alcun controlla da parte del Fisco e di conseguenza l’accredito dei rimborsi IRPEF seguirà le normali scadenze di luglio (se reddito da dipendente) o di agosto (da pensione).

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