Elezioni Amministrative: quando, dove e come si vota? Guida alle Comunali 2016

Redazione 18/05/16
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Nonostante il decreto-legge presentato in Consiglio dei Ministri lunedì avanzava l’ipotesi di spalmare in due giornate la chiamata alle urne per le prossime elezioni amministrative di giugno, il voto per le comunali rimarrà fissato nella sola giornata di domenica 5 giugno.

La nostra Redazione chiarisce, con una guida riassuntiva, le principali cose da sapere sulle amministrative 2016, che chiameranno al voto 13,4 milioni di italiani, per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale.

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AMMINISTRATIVE 2016: QUANDO E DOVE?

Le urne saranno aperte, domenica 5 giugno, dalle ore 7 alle 23 (si ricorda che in Friuli-Venezia Giulia l’orario di apertura va invece dalle 8 alle 22). Gli eventuali ballottaggi sono previsti per il 19 giugno.

La proposta di raddoppiare i giorni di consultazione, paventata anche per il referendum costituzionale che si terrà ad ottobre, era motivata anche dall’intento di contrastare in questo modo il rischio di astensionismo. Nelle ultime 3 elezioni comunali, infatti, stando ai dati diffusi dal Censis, si sono persi più di 1 milione e 100mila elettori.

AMMINISTRATIVE 2016: IN QUALI COMUNI SI VOTA

I Comuni chiamati al voto il 5 giugno sono 1.343, dei quali 149 con più di 15mila abitanti e 1.194 con meno. Tra questi sono 25 i capoluoghi, tra cui 7 di Regione e rispettivamente:

– Bologna;

– Milano;

– Roma;

– Torino;

– Trieste;

– Napoli;

-Cagliari.

AMMINISTRATIVE 2016: QUALI SONO LE ECCEZIONI

Sono previste date diverse in 2 Regioni a statuto speciale.

In Trentino Alto-Adige le elezioni si sono svolte l’8 maggio per 20 Comuni, dei quali 16 istituiti nel 2016. A Bolzano e Ville d’Anaunia è previsto il ballottaggio per il 22 maggio prossimo.

La seconda Regione è, invece, la Valle d’Aosta dove si è votato il 15 maggio ed è andato al voto un solo Comune, Ayas.

AMMINISTRATIVE 2016: COME SI VOTA

1) Comuni fino a 15mila abitanti

In questi Comuni si vota con una sola scheda, dove saranno indicati i nomi dei candidati sindaco e delle liste che li appoggiano. Votando il singolo sindaco, si vota quindi anche la lista che lo sostiene. Le preferenze che si possono esprimere sono 2 (un uomo e una donna oppure viceversa, pena l’annullamento della 2° preferenza) tra i candidati presenti nella lista del sindaco votato.

Nel caso specifico dei Comuni sotto i 5mila abitanti si può esprimere soltanto una preferenza e vince il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti. Si va al ballottaggio in caso di parità, mentre se dovesse esserci ulteriore parità viene automaticamente scelto il candidato più anziano. Viene eletto il primo cittadino, due terzi dei seggi vanno alla lista che lo appoggia, mentre i restanti vengono ripartiti in maniera proporzionale tra le rimanenti liste.

2) Comuni con più di 15mila abitanti

Anche in questo caso, si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno presenti i nomi dei candidati sindaco, oltre ovviamente ai simboli delle liste che li appoggiano.

Come fare a votare? I modi sono diversi:

–  tracciare un segno sul nome del sindaco, votando esclusivamente per il candidato e non per le liste collegate;

–  tracciare un segno sul simbolo di una lista, votando la lista e il candidato sindaco che appoggia;

–  tracciare un segno sul nome del candidato sindaco e un altro segno sul simbolo di una lista collegata;

– tracciare un segno sul simbolo di una lista e un altro segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto).

Nel caso in cui si vota una lista, le preferenze che si possono esprimere sono 2 (sempre soggetti di genere diverso e appartenenti alla medesima lista). Si elegge il candidato sindaco che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi, quindi almeno il 50% più 1. Qualora nessuno dovesse superare tale soglia, i 2 candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti vanno al ballottaggio. Vince chi, al secondo turno, ottiene il maggior numero di voti.

Redazione

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