IRAP professionisti: chi lo paga e quando?

Redazione 13/05/16
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Quella dell’IRAP Professionisti è una tematica annosa.

Chi non deve pagare l’Imposta regionale sulle attività produttive? L’ultima sentenza della Corte di Cassazione (9451/2016) dice che i Professionisti che non gestiscono un’autonoma organizzazione non devono pagare l’IRAP. Per essere esente dall’imposta il dipendente deve svolgere attività generiche e non simili a quella del titolare.

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IRAP PROFESSIONISTI: CHI LO PAGA E QUANDO?

Pagare o non pagare l’IRAP? Si tratta di un dibattito “antico”, al centro del quale emerge il significato di “autonoma organizzazione”. I giudici, con la sentenza 9451/2016, hanno aderito all’idea che sia necessario condurre dei controlli sull’attività svolta dal dipendente.

Quando si ha autonoma organizzazione? Essa si ha:

1) se il lavoro svolto dal dipendente potenzia l’attività produttiva;

2) se il dipendente non dà un contributo generico (come nel caso di una segretaria) ma è specifica e affine a quella del professionista titolare;

3) presenza di un solo dipendente non si può parlare di autonoma organizzazione. Dai due dipendenti in poi scatta invece l’IRAP.

La Cassazione, al contrario, il mese scorso aveva affermato che, se gli studi associati hanno una struttura tale da lasciare intravedere la presenza dell’autonoma organizzazione, anche se non hanno dipendenti, devono pagare l’IRAP.

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IRAP PROFESSIONISTI: COSA CAMBIA?

La 9451/2016 è una sentenza in controtendenza rispetto alle precedenti. Infatti, in passato la Giurisprudenza ha dato risposte diverse sul concetto di autonoma organizzazione.

Il problema della soggettività ai fini IRPAP per i professionisti nasce dal D.Lgs 446/1997, che era molto poco chiaro.

In quel decreto (Istituzione dell’imposta regionale delle attività produttive), in particolare nell’art. 2, comma 1, si diceva che”Presupposto dell’imposta è l’esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi. L’attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato, costituisce in ogni caso presupposto di imposta”.

Secondo il D.Lgs 446/1997, si paga l’IRAP Professionisti quando l’attività:

– è esercitata abitualmente;

– è organizzata in modo autonomo con organizzazione stabile;

– è diretta alla produzione o allo scambio di beni o alla prestazione di servizi.

Chi è escluso dall’IRAP?

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È escluso dall’ IRAP il professionista privo di qualunque apparato produttivo: bisogna quindi stabilire quando c’è autonoma organizzazione per i professionisti. Ed è qui che la giurisprudenza nonè sempre stata coerente. Un punto di partenza utile per capire se l’autonoma organizzazione sussiste e meno, è quello di fare riferimento al quadro RE del Modello Unico, in particolare ai valori esposti nei righi relativi ai costi inerenti, all’attività esercitata, ai compensi a terzi e alla dotazione di beni strumentali.

La 9451/2016 rappresenta una sentenza in controtendenza rispetto alle precedenti e aiuta a fare chiarezza sulla definizione di “organizzazione autonoma” perché chiede di verificare quale tipologia di attività svolge il dipendente: per essere esenti dall’imposta il dipendente deve svolgere attività generiche e non simili a quella del titolare.

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