Social network e guida, che prevede il codice della strada

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Molti utenti della strada, alla guida dei loro rispettivi veicoli, a motore e non, spesso rispondono, non solo al cellulare ma anche alla chat sui social network.

Alfine di dare una corretta lettura della normativa sulla circolazione stradale, è importante conoscere alcuni degli articoli che generalmente si infrangono per tipologie simili.

In primo luogo, l’art. 141 che tratta la “Velocità”, in generale, prevede che è obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione.

Inoltre, il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.

Il dettato dell’art. 169, al comma 1 così recita:” In tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida”.

Non ci si può dimenticare dell’art. 173 comma secondo che prevede, che è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore.

Da rammentare che l’art. 126bis del codice della strada, prevede una decurtazione dei punti in capo a tutti e tre gli articoli citati.

Oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria e alla decurtazione dei punti, per alcuni di essi vi è l’istituto della recidiva, cioè se nel corso dei due anni successivi il conducente viene pescato a commettere la stessa infrazione, subisce anche la sospensione della patente da uno a tre mesi.

Quindi la normativa non sanziona solo l’utilizzo dello smartphone per le conversazioni telefoniche, ma qualsiasi altro impiego che possa implicare distrazioni: inviare un sms, sfogliare la rubrica dei contatti o scrivere un messaggio, che impone al conducente di non essere psicologicamente e attentamente concertato alla guida e nello stesso tempo di utilizzare le mani non per guidare ma per digitare nella varie tastiere.

La giurisprudenza prodotta dalla Corte di Cassazione ha già più volte ribadito il divieto di utilizzo durante la guida del cellulare e apparecchi analoghi, nonché la consultazione delle rubriche, lo scatto della fotografie e non per ultimo l’attuale “moda” dello selfie.

Redazione MotoriOggi

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