Canone Rai 2016: perché si deve pagare due volte

Redazione 18/02/16
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In materia di nuovo addebito del canone Rai in bolletta elettrica, sembra sempre più concretizzarsi il rischio per i contribuenti di incorrere in un doppio pagamento.

CANONE RAI 2016 IN BOLLETTA: COME RICHIEDERE L’ESONERO? 

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A dare risalto alla problematica sono intervenute le stesse società elettriche che hanno lamentato di non aver ancora ottenuto alcun chiarimento definitivo circa le modalità con cui riscuotere il canone Rai in bolletta.

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E’ stata la stessa Associazione nazionale delle imprese elettriche (Assoelettrica) ad aver denunciato di non essere stata ancora convocata, come peraltro stabilito dalla legge di Stabilità per il 2016, al fine di pianificare la predisposizione del decreto attuativo attinente, appunto, le nuove modalità di riscossione del canone sulla tv mediante la bolletta della luce.

Se le stesse compagnie elettriche sembrano barcamenarsi al buio tra norme poco chiare, i contribuenti continuano a sollevare dubbi che rimangono irrisolti.

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Se dovesse sussistere questo caso, seppur limite, ad andarne di mezzo, nonostante la responsabilità ricada sulla società elettrica, è lo stesso contribuente. E questo in ogni caso dal momento che, nonostante lo stesso riesca a comprovare di aver adempiuto al versamento, l’eventuale mancato incasso da parte delle casse statali viene comunque a ricadere sulla collettività.

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Nel documento diffuso ieri da Assoelettrica, al fine di ottenere delucidazioni al riguardo, le società elettriche fanno sapere di voler essere pagate per svolgere il servizio di riscossione del canone Rai in bolletta.

Nonostante, in linea di principio, si possa considerare giusto il fatto che un servizio venga debitamente pagato, questo comunque non deve avvenire a danno dei contribuenti, i quali, in questo, modo si ritroverebbero costretti a sborsare ulteriore denaro per pagare, a sua volta, un’altra imposta.

Il rischio paradossale, in buona sostanza, che potrebbero correre i contribuenti, stando a quanto richiesto dalle stesse compagnie elettriche, è quello di dover subire un balzello sul balzello: in poche parole un costo ulteriore rispetto al normale versamento del canone Rai al fine di, in qualche modo, rimborsare le società elettriche per le spese di riscossione e di trasferimento dei proventi allo Stato.

Mentre, quindi, si attende che il Governo rimetta mano, e anche celermente, alla questione trovando una soluzione in grado, sì, di riconoscere un compenso alle società elettriche (soprattutto se le stesse si ritroveranno ad affrontare costi ingenti), ma soprattutto di tutelare i contribuenti, una delle proposte suggerite, e che la nostra Redazione condivide, è quella di rivedere la distribuzione del gettito fiscale che deriva proprio dal canone Rai.

In tal senso, infatti, si potrebbe  conferire al servizio pubblico televisivo un importo minore da poi rigirare alle compagnie elettriche: per un effetto complessivo che dovrebbe portare, sì, meno denaro alla Rai, ma nessun impatto economico aggiuntivo sui contribuenti.

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