Concorso Scuola: il bando sarà emanato domani?

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Intanto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze è giunto il via libera ufficiale all’iter che prevederà l’assunzione di 63.700 docenti, tramite appunto l’imminente concorso a cattedra.

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I numeri dei posti messi a disposizione con il concorso, di cui si era vociferato largamente nel corso delle ultime settimane, vengono così confermati. Il MEF ha, infatti, accordato i numeri presentati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per quanto concerne la disponibilità messa in palio dal nuovo concorso per diventare insegnanti.

La ripartizione dei 63.700 posti disponibili rimane pertanto suddivisa nel seguente modo:

1) 6.800 di essi saranno riservati alla scuola dell’infanzia;

2) 15.900 alla scuola primaria;

3) 13.800 verranno destinati alla scuola secondaria di I grado;

4) 16.300 quelli destinati alla scuola secondaria di II grado;

5) e infine 10.900 i posti previsti per il sostegno.

Al di là delle ultime, prevedibili conferme è notizia dell’ultima ora che l’emanazione del classico bando per il concorso (che dovrebbe uscire a giorni) potrebbe essere sostituita non da uno ma da ben tre bandi distinti:

– uno per l’infanzia e la scuola primaria;

– un secondo per le scuole secondarie di I e II grado;

– infine un terzo bando per il sostegno (in quanto da questo concorso verrà pianificato anche un concorso specifico per gli insegnati di sostegno).

In riferimento, invece, ai tempi di attesa, l’unica cosa al momento certa è che si è già sorpassato il limite prescritto dalla legge 107/2015 (meglio nota come legge della “Buona Scuola”) la quale prevedeva che il bando venisse pubblicato entro la fine del mese di novembre.

Oggi è il primo giorno di dicembre e ancora nessun bando è uscito; il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, è per questo intervenuta ieri rassicurando che la pubblicazione non subirà ritardi eccessivi ma arriverà nei primi giorni del mese: la dead line potrebbe cadere addirittura già domani, mercoledì 2 dicembre.

Nonostante le speranze dei tanti docenti in attesa, la scadenza indicata tuttavia potrebbe subire ulteriori slittamenti dal momento che si deve attendere la pubblicazione del nuovo regolamento delle classi di concorso il quale, nei pareri, è stato licenziato dal Parlamento ed ora attende il via libera da parte del Consiglio dei Ministri che potrebbe (o meglio dovrebbe) avvenire a giorni.

Nel frattempo, fonti interne al Ministero parlano di modifiche già apportate al regolamento che in parte includono le istruzioni parlamentari. Toccherà poi dare il via libera definitivo, con relativa firma, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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