Sicilia. Il distacco di Piazza Amerina dal Consorzio comunale ennese non sarà indolore

Massimo Greco 24/11/15
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Rinviando ad altra occasione un commento sulle acrobazie del legislatore siciliano in ordine all’individuazione dei requisiti per la costituzione di un nuovo Consorzio comunale, ovvero per la fuoriuscita di un Comune dal Consorzio comunale di provenienza, prioritario ci sembra riflettere sugli adempimenti prescritti dalla novella disciplina per il Comune di Piazza Armerina che, com’è noto, ha deciso di abbandonare l’ex Provincia regionale di Enna per aderire al Libero Consorzio comunale di Catania.

E’ infatti previsto che il Consiglio comunale di Piazza Armerina ri-deliberi, con voto a maggioranza assoluta dei consiglieri, l’adesione non più al Libero Consorzio comunale di Catania ma alla costituenda Città metropolitana di Catania. Trattenendo solo per adesso le risate sulla fantasiosa estensione territoriale della Città metropolitana di Catania ai Comuni di Gela, Niscemi e Piazza Armerina, ci ritorna in mente il requisito demografico richiesto dalle disposizioni di legge per consentire la fuoriuscita di Piazza Armerina. Non è infatti ammessa l’adesione di un Comune ad altro Consorzio o ad una Città metropolitana, qualora, per effetto del distacco, nel Consorzio di provenienza la popolazione risulti inferiore a 150.000 abitanti. Per il distacco deliberato dal Comune di Piazza Armerina, e approvato dalla Regione, i numeri sembrano avere risentito dei dati demografici dell’ultimo censimento ufficiale della popolazione avvenuto il 9 ottobre 2011. Secondo questo censimento gli abitanti del Consorzio comunale ennese di provenienza ammontano a 173.451, mentre gli abitanti del Comune di Piazza Armerina risultano 22.196.

Pertanto il limite dei 150 mila abitanti non viene intaccato per soli 1.255 abitanti. Orbene, pur non essendo espressamente previsto dalla legge, non può non farsi riferimento ad un dato demografico ufficiale per tenere conto dei citati limiti previsti dalla legge. La popolazione censita attraverso il 15° censimento generale, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 209 del 18 dicembre 2012, diviene quindi riferimento legale per il Paese fino alla successiva rilevazione censuaria ed è perciò definita “popolazione legale”, salvo che non intervengano modifiche dipendenti da eventuali variazioni territoriali nella circoscrizione comunale, posteriori alla data del 9 ottobre 2011.

Che sia questa la “popolazione legale” del Consorzio comunale ennese, ancorchè fotografata al 9 ottobre 2011, è dimostrato anche dal fatto che la recentissima divisione per collegi plurinominali per il rinnovo della Camera dei Deputati, tiene conto del medesimo dato di riferimento: 173.451 abitanti che si aggiungono ai 273.099 del Consorzio comunale di Caltanissetta. Fonti autorevoli ci dicono che oggi i dati demografici sono cambiati e che una fuoriuscita del Comune di Piazza Armerina determinerebbe lo sforamento a ribasso del limite di 150.000 abitanti, tuttavia per poterli far valere occorrerà attendere il 16° censimento generale, ma già Piazza Armerina non ci sarà più. Certo è che se dovesse maturare l’annunciato distacco del Comune gallo-siculu i contraccolpi si avranno anche sul fronte della rappresentatività democratica. Il territorio interno della Sicilia subirà quasi certamente una riduzione del numero dei rappresentati sia alla Camera dei Deputati che all’ARS.

 

 

Massimo Greco

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