Unioni civili: la stepchild adoption divide le coscienze

Redazione 19/10/15
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Nel nuovo testo delle unioni civili (clicca qui per consultare il testo Cirinnà-bis) un punto dolente è rappresentato dalla ‘stepchild adoption’ (letteralmente “l’adozione del figliastro”) con la quale si intende la possibilità dell’adozione dei figli naturali o adottivi del partner. In Italia la stepchild adoption è possibile solo per le coppie eterosessuali che da almeno tre anni sono coniugate o conviventi (ma ormai sposati al momento della richiesta). La stepchild adoption non è quindi valida per le coppie omosessuali, delle quali non è ancora nemmeno riconosciuta l’unione o il matrimonio.

Il Ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, intervenuta alla festa internazione dell’Idv a Firenze, aveva affermato che”da soli non ce la facciamo ma ci sono le condizioni per approvare il ddl. Si tratta di un impegno preso in campagna elettorale, ma soprattutto è un impegno di civiltà nei confronti dei cittadini. Non possono esistere cittadini di serie A e di serie B, specialmente su una questione privata come quella di chi amare per tutta la vita”.

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Domenica 18 Ottobre poi, ospite a L’Arena su Raiuno, parlando delle unioni civili, il Ministro delle Riforme aveva così continuato: “Sulla stepchild adoption ci sono opinioni diverse e trasversali, su questo tema probabilmente il Pd lascerà libertà di coscienza. Non ci sarà nessuna rottura del Governo, ci confronteremo ed è possibile trovare un accordo”. Aggiungendo inoltre che “le unioni civili non fanno parte del programma di Governo, ma la legge va fatta”.

E’ con queste parole che il Ministro Boschi allenta la tensione creatasi negli ultimi giorni con l’alleato di Governo Angelino Alfano, Ministro degli Interni; tensione che aveva persino prospettato un’eventuale rottura con il Ncd con l’idea di aprirsi a nuove alleanze. Poche ore dopo è arrivata anche la risposta del leader di Ncd, Angelino Alfano che afferma: “Per noi va bene quel che ha detto la Boschi e ribadiamo le nostre posizioni. Noi abbiamo alcuni sì e alcuni no. Sì al rafforzamento dei diritti patrimoniali di ciascun singolo soggetto della coppia e no all’equiparazione al matrimonio e no all’adozione dei figli da parte delle coppie dello stesso sesso”.

Il benessere dei bambini dovrebbe rappresentare l’unico interesse dei sostenitori della stepchild adoption, poiché permettere l’adozione al “genitore” non biologico nella coppia omosessuale, garantirebbe al bambino non soltanto di continuare a vivere nei rispettivi affetti ed ambiente, ma gli permetterebbe di continuare ad avere una propria continuità quotidiana.

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