Fallimenti, banche e magistrati: sì della Camera alla fiducia sul decreto

Redazione 23/07/15
Scarica PDF Stampa
Alla Camera primo via libera al decreto fiscale su fallimenti e riforma della giustizia, a seguito della questione di fiducia posta dal governo sul provvedimento.

Ancora, il provvedimento non è stato licenziato del tutto, dal momento che a Montecitorio, per i testi su cui pende il voto di fiducia, si svolgono due distinte votazioni, che possono essere intervallate dall’esame degli ordini del giorno.

In questo caso, le due chiame saranno separate dall’esame di circa 130 ordini del giorno che fanno capo in primo luogo al MoVimento 5 Stelle. Un ingorgo che ha costretto a rinviare il voto definitivo al decreto a domani, venerdì 24 luglio, a che comunque non impedirà di mantenere la tabella di marcia fissata sul governo. L’arrivo in Senato per il decreto fallimenti è infatti già in programma per la prima settimana di agosto, in modo da consentire alla maggioranza di portare a casa la nuova legge entro la pausa di Ferragosto.

Il decreto, comunque, rispetto alla sua versione originaria, ha subito alcuni ritocchi in commissione, specie per le toghe, che saranno invitate a dare al precedenza alle cause in cui sia coinvolto almeno un fallimento.

Cosa prevede il decreto fallimenti

Le principali modifiche del decreto riguardano la disciplina del concordato preventivo, un istituto di cui negli ultimi anni si è abusato perché in grado di limitare i danni per le imprese con i libri ormai in tribunale a seguito di insolvenza.

Con il nuovo testo, viene reso più agevole il percorso di chiamata in causa della finanza per opera del’imprenditore, così come viene ammessa la possibilità di presentare offerte alternative sul piano di acquisto per l’azienda in difficoltà.

Per i curatori fallimentari, poi, viene sancito che si debba accelerare su giudizi pendenti e in corso di fallimento, e allo stesso modo viene intimato ai magistrati di privilegiare le cause in cui sia coinvolta una di queste procedure.

Banche. Non manca, nel decreto che sta per ricevere l’approvazione dalla Camera, anche un capitolo dedicato agli istituti di credito. In particolare, viene prevista una nuova norma relativa alla ristrutturazione dei debiti con coinvolgimento di banche esposta in maniera diretta. Si potrà raggiungere un accordo qualora i creditori, pari al 75% del settore, sottoscrivano l’accordo valido per tutto l’ambito, con possibilità di varare anche convenzioni ad hoc e per banche specifiche.

Oltretutto, con il nuovo decreto, viene stabilito come la disciplina delle svalutazioni e delle perdite sui crediti preveda la deducibilità in un unico bilancio anziché in cinque anni successivi.

Processo online. Viene introdotto un aggiornamento sul trattenimento in servizio per i magistrati ordinari, mentre per coloro i quali abbiano un’età di almeno 72 anni al prossimo 31 dicembre, andranno collocati a riposo.

QUI IL TESTO DEL DECRETO PUBBLICATO IN GAZZETTA

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento