Canone Rai 2015: scadenza il 31 gennaio, come evitare di pagare

Redazione 26/01/15
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Mancano pochissimi giorni alla scadenza per il pagamento 2015 del canone Rai. Il 31 gennaio, sabato, è infatti il termine conclusivo per saldare l’abbonamento a radio e tv senza dover subire more o sanzioni.

Come abbiamo spiegato in un articolo precedente, la quota base per pagare entro i termini di legge il canone Rai 2015, è di 113,50 euro, identica a quella di dodici mesi fa e – come tiene a ribadire il servizio pubblico così come il governo – uno dei balzelli sull’emittenza radio-tv più bassi d’Europa.

Per versare il canone, sono disponibili svariate modalità di pagamento, al fine di rendere più agevole possibile questa incombenza certo assai poco gradita ai contribuenti. Si va dal classico bollettino, alla possibilità di pagare tramite sportelli bancomat, via carta di credito o anche per mezzo di Internet.

Esistono, però, alcuni metodi legali per evitare di pagare il canone Rai, la tassa forse più invisa di tutte ai cittadini, costretti a versare un abbonamento sul servizio pubblico radiotelevisivo.

 

Come non pagare legalmente il canone Rai 2015

Anzianità. E’ possibile non pagare il canone per una fascia molto precisa: per i cittadini al di sopra dei 75 anni di età (entro il 31 gennaio), che non convivano con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio, e siano in possesso di un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente ad euro 516,46 per tredici mensilità  (euro 6.713,98 annui). E’ possibile chiedere l’esenzione parziale per chi compia i 75 anni entro il 31 luglio 2015.

In questo modo, la domanda di esenzione deve essere presentata utilizzando il modulo di dichiarazione sostitutiva che può essere scaricato dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, oppure ritirato alle sedi regionali della Rai.

Il modulo andrà spedito al seguente indirizzo:

Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale I di Torino
Ufficio territoriale di Torino 1
Sportello S.A.T.
Casella postale 22
10121 – Torino (To)

Disdetta. E’ possibile, poi, chiedere la disdetta del canone Rai, qualora sussista una delle seguenti condizioni: cessione delle televisioni possedute, oppure furto, rottamazione o incendio degli stessi.

Per questa, però, è necessario presentare istanza entro il 31 dicembre: rimane, ancora, la possibilità di esenzione per i secondi sei mesi del 2015 se denunciata entro il 30 giugno e, contestualmente, si opti per il pagamento a rate.

C’è poi la modalità del suggellamento, che consiste nel rendere inutilizzabile tutti gli apparecchi radio tv detenuti dal titolare dell’abbonamento, in qualsiasi residenza. Il costo di questa procedura è di 5,16 euro per ogni apparecchio, con versamaneot da effettuare all’indirizzo indicato sopra per l’esenzione.

Qui è possibile scaricare il modulo per la disdetta definitiva, che andrà spedita a:

Agenzia delle Entrate S.A.T.
Sportello Abbonamenti TV
Ufficio Torino 1
c.p. 22 – 10121 Torino

Possesso di personal computer. Come specificato già in altre occasioni, in assenza di apparecchi televisivi, avere in casa un pc che non disponga di sintonizzatore digitale, non richiederà il pagamento del canone Rai, anche se si potrà accedere alla visione dei canali in streaming.

Illegittimità. Ribadiamo, poi, che la supposta sentenza della Corte europea sull’illegittimità del canone Rai, circolata nei social network già un anno fa, è una bufala, confermata anche dal presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico.

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