Legge di stabilità 2015: in Senato voto di fiducia e maxiemendamento

Redazione 18/12/14
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La legge di stabilità 2015 approda in Senato, ma il governo vuole accelerare. Con i giorni ormai contati per l’approvazione definitiva, infatti, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha infatti confermato che verrà posta la questione di fiducia sul disegno di legge.

Insomma, non c’è stato modo, almeno dal lato del governo, di evitare il ricorso al voto di fiducia, per accorciare i tempi e obbligare l’aula a dire sì a un testo blindato.

Secondo quanto rivelato dal ministro Boschi in aula a palazzo Madama infatti, l’esecutivo sta portando in Senato un maxiemendamento alla legge di stabilità che sostituirà in toto il testo fin qui adottato prima dal governo, poi dalla Camera che lo ha spedito al Senato lo scorso 30 novembre, dopo un tour de force potato avanti nel fine settimana.

Questa volta, però, il protrarsi dei lavori in commissione Bilancio, ha reso obbligata la via della fiducia, dal momento che nuove modifiche saranno apportate al testo, rendendo obbligatorio almeno un altro passaggio a Montecitorio.

Le novità presenti nel testo della legge di stabilità 2015

Approvati diversi emendamenti nella notte in commissione Bilancio, prima che il governo annunciasse il ricorso al voto blindato che, comunque, dovrebbe tener conto, nel nuovo testo, delle modifiche incorse nell’esame preliminare.

Tra le ultime, il tetto all’aumento Tasi che, dall’anno prossimo, potrebbe raggiungere livelli da allarme rosso per i contribuenti. Confermato, così, anche per l’anno prossimo il massimo di imposizione della nuova tassa sugli immobili. Il limite, così come già quest’anno, potrà essere aumentato dello 0,8 per mille, sempre che i Comuni ricorrano all’aumento per finanziare le detrazioni d’imposta.

Partecipate. Non ci sarà alcuna riforma delle società municipalizzate nella legge di stabilità: l’eventuale restyling del settore, preso come esempio dello spreco di risorse pubbliche dalle ultime analisi relative alla spesa statale, arriverà con un provvedimento ad hoc.

Autonomi. Viene introdotto un ulteriore credito di imposta, rivolto stavolta alle imprese senza dipendenti,. Queste ultime, stimate in 1 milione e mezzo di lavoratori autonomi, sarebbero infatti svantaggiati dall’aumento dell’aliquota Irap dal 3,5 al 3,9%i non potendo dedurre dall’Irap il costo del lavoro.

Nel prossimo mese di maggio, si voterà in un unico giorno sia per le regionali che per le amministrative, con un risparmio stimato di circa 100 milioni di euro.

Da ultimo, è stata disposta la cessione delle reti elettriche di proprietà di Ferrovie dello Stato alla società Terna.

VAI AL TESTO UFFICIALE DELLA LEGGE DI STABILITA’ 2015 APPROVATO ALLA CAMERA

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