Scontrini fiscali e ricevute addio: la conferma del governo

Redazione 21/11/14
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Scontrini fiscali, l’addio è sempre più vicino. Lo ha confermato anche il premier Matteo Renzi, ieri, intervenendo alla presentazione di Digital champions. Oltre all’annuncio, poi, il premier non ha risparmiato una stoccata pesante contro l’Agenzia delle Entrate.

Ma andiamo con ordine. Nelle scorse settimane, si sono succedute diverse voci sul passaggio dalla contabilità cartacea negli esercizi aperti al pubblico a quella elettronica.

In proposito, anche la stessa Agenzia delle Entrate non si era risparmiata di sottolineare come i tempi fossero ormai maturi per salutare in maniera definitiva lo scontrino fiscale e la fattura cartacea, sulla scorta del passaggio alla rendicontazione digitale che sta avvenendo nella pubblica amministrazione.

Così, ieri, è intervenuto anche il presidente del Consiglio a dire la sua su questo argomento che sta molto a cuore a commercianti e consumatori, spesso intimoriti di incappare in multe salatissime per una dimenticanza di poche decine di euro. La Guardia di Finanza è spietata contro chi non accompagna la merce comprata o venduta con regolare scontrino fiscale: sanzioni elevatissime sono infatti previste per negozianti e clienti, responsabili dell’avvenuto misfatto tributario.

Ora, però, questo terrore potrebbe presto diventare un ricordo, se è vero che le istituzioni stanno ormai pensando a un sistema di graduale abbandono del registratore di cassa.

“Basta con il fisco avvoltoio – ha detto Renzi nel corso del suo intervento – l’Agenzia non deve essere considerata tale, ma può diventare un advisor per le aziende”. La strada maestra, secondo il premier, di realizzare questo scopo è proprio quella di abbandonare gli scontrini fiscali e introdurre la tracciabilità totale.

“Non possiamo abituarci all’idea di raccontare l’Italia come un insieme di ‘sfighe’. Non possiamo continuare a parlare solo delle cose che vanno male – ha proseguito Renzi – che in Italia sono andati via i migliori, i ‘cervelli’, come se quelli che sono rimasti non valgono niente”.

Nel frattempo, però, si sono alzate diverse polemiche sul decreto collegato alla delega fiscale, che dovrebbe introdurre una soglia di non punibilità per le fatture false.

Redazione

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