Legge di stabilità 2015: coperture da polizze vita e fondi pensione

Redazione 22/10/14
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Da qualche parte, si è detto, il governo dovrà prenderli i soldi per mantenere le promesse in legge di stabilità 2015. Ben 36 miliardi di interventi, infatti, richiedono coperture garantite ed è per questo, con ogni probabilità, che il presidente della Repubblica vuole vederci chiaro, prima di mandare il testo ufficiale alle Camere.

Così, mentre ancora si ragiona sulle possibili contromisure a una spesa che rischia di superare i risparmi faticosamente accumulati negli ultimi anni di pressione fiscale ai massimi, ecco che si aggira lo spettro del fisco sui fondi pensioni e le polizze vita.

In sostanza, il governo avrebbe intenzione di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie che possono scaturire da questi strumenti scelti da molti lavoratori per aumentare le garanzie sul proprio futuro e quello dei propri famigliari.

Le entrate stimate dal governo in sede di approvazione della legge in Consiglio dei ministri ammontano a 3,6 miliardi di euro – pari a un decimo dell’intera manovra – di cui appunto 2,6 proprio dai proventi delle rendite. La frazione restante, sarà coperta dall’incremento delle tasse alle fondazioni bancarie così come sui fondi di previdenza complementare.

Polizze vita. E non è tutto: oltre ai fondi previdenziali, saranno colpite dalla finanziaria anche le polizze vita, fino a oggi completamente esenti dall’Irpef per gli eredi, che invece dal prossimo primo gennaio, se l’impianto della finanziaria sarà confermato in sede di approvazione, conoscerebbero uno shock fiscale del 26%.

La stessa percentuale, poi, dovrebbe gravare anche sulle Casse di previdenza professionali, che vedrebbero rispolverato il principio della riforma di inizio anno, con l’introduzione di una nuova base imponibile per i propri iscritti.

Secondo i primi calcoli delle associazioni di categoria, la misura sui fondi pensione potrebbe portare, entro pochi anni, a un’erogazione generale più bassa del 10% in materia di pensioni. Un intervento, che, combinato alla possibilità di scelta di incassare il Tfr in busta paga, potrebbe portare l’intero sistema delle garanzie previdenziali e di welfare a un punto di non ritorno, sostengono i rappresentanti dei possibili bersagli di questa legge di stabilità 2015.

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