Pensioni, gli assegni alla prova del “bustone” Inps. Le istruzioni

Redazione 02/09/14
Scarica PDF Stampa
Pensionati, nonostante gli “spaventi” di mezza estate, ora ci si può dedicare al “bustone”. Con i documenti Inps in arrivo in questi giorni, infatti, gli iscritti alla gestione previdenziale potranno avvalersi di prestazioni di sostegno al reddito.

Nei giorni scorsi, le pensioni hanno occupato le cronache nazionali, prima, per lo spettro di un imminente contributo di solidarietà richiesto agli assegni medio-alti e, poi, per la secca smentita del ministro del Lavoro su interventi immediati al comparto welfare, incluso, dunque, anche il prelievo.

Anche se era stato proprio lui a proporlo, dunque, per il momento sembra scongiurato il pericolo di un contributo richiesto alle pensioni – si era accennato a partire dai 3mila euro lordi – con finalità di recupero degli esodati in via di uscita dal mondo del lavoro e ancora sprovvisti di tutela previdenziale.

Che sia nel proposito del governo o no, però, al momento il discorso rimane una parentesi estiva poco piacevole, che il responsabile Lavoro dell’esecutivo si è affrettato a smentire.

Come fare

Ora, infatti, tra i pensionati la parola d’ordine è “bustone” 2014, cioè il recapito da parte dell’Inps dei documenti inerenti le situazioni individuali di coloro che risultano iscritti alle gestioni private, allo sport o spettacolo o alle prestazioni di assistenza.

A coloro che abbiano dichiarato i propri redditi mediante modello 730, non sarà richiesta un’ulteriore informativa al fisco, obbligo che, invece, sussiste per chi non abbia dichiarato in toto o in parte i propri redditi annuali.

L’obbligo rimane inalterato anche nel caso di percettori di pensione da Paese straniero, oppure da reddito di lavoro autonomo o, ancora, da reddito agrario.

Invii telematici. Sarà possibile effettuare l’invio tramite il ricorso a un Caf o a uno sportello abilitato, ma qualora il pensionato sia già in possesso di un codice Pin per accedere alla sezione apposita del sito Inps – perché richiesto in passato in ambito Cud o per altre ragioni – si potrà completare il tutto entro il 15 febbraio 2015-

I ritardatari. Per chi non svolgesse entro i termini utili gli obblighi richiesti dall’Inps, ivi compresa la dichiarazione della propria situazione reddituale per chi ne fosse deficitario nei confronti del fisco, la prestazione verrà sospesa a partire dall’anno successivo.
Vai allo speciale pensioni

 

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento