Bonus 80 euro in busta paga: così si recupera nel modello F24

Redazione 15/07/14
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Continua a far discutere il bonus di 80 euro concesso dal governo nella busta paga dei lavoratori dipendenti. Dopo il debutto negli stipendi di giugno, infatti, continuano gli interventi di precisazione per gli uffici fiscali, o, come avvenuto qualche settimana fa, di allargamento dei beneficiari.

Questa volta, è una circolare dell’Agenzia delle Entrate a chiarire alcuni aspetti per i datori di lavoro obbligati a riconoscere nelle mensilità dei proprio assunti gli 80 euro, come disposto in ultima analisi dal decreto 66 convertito in legge lo scorso 23 giugno nella legge 89/2014.

Dopo l’ampliamento a disoccupati e pensionati – seppur in presenza di precisi requisiti – ora a essere oggetto delle specifiche istituzionali sull’applicazione del bonus Irpef in busta paga, sono i datori di lavoro, i quali potranno recuperare l’erogazione negli stipendi dei dipendenti attraverso il modello F24.

La legge impone di riconoscere il bonus Irpef pari a 80 euro al mese entro dicembre 2014, ai lavoratori dipendenti con reddito annuo al di sotto dei 24mila euro annui, o comunque compreso tra i 24 e i 26 mila, fascia entro la quale il benefit si riduce progressivamente fino ad azzerarsi.

Ora, la nuova circolare emanata dall’Agenzia delle Entrate stabilisce che i limiti erariali stabiliti per le compensazioni, non si applichino al bonus Irpef riconosciuto ai lavoratori in busta paga. E così, viene meno il tetto di 700mila euro così come il blocco di debiti iscritti a ruolo al di sopra dei 1500 euro.

L’unico adempimento richiesto alle imprese che abbiano erogato secondo i termini di legge il bonus di 80 euro in busta paga, sarà dunque quello di inserire nel modello F24 l’importo di esposizione a seguito del conferimento. Il campo attraverso cui segnalare il diritto a questo rimborso potrà essere indifferentemente quello relativo a Inps, Regioni, Imu o altri enti previdenziali e assicurativi.

In sostanza, le Entrate hanno precisato la modalità attraverso cui andrà richiesto allo Stato il recupero dei crediti riconosciuti ai dipendenti, senza riduzione delle ritenute applicate negli stipendi dei lavoratori, o in ragione di una loro minore contribuzione a fini previdenziali. Il codice che i sostituti d’imposta dovranno utilizzare per procedere alla richiesta corretta di restituzione è il 1655.

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