Riforma PA, decreto e ddl. Le novità approvate dal governo

Redazione 13/06/14
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Si chiama “Misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese” ed è il decreto che, insieme contiene sia le novità più urgenti della riforma della PA e le disposizioni che affidano a Raffaele Cantone la vigilanza sui contratti . Oggi, il Consiglio dei ministri ha licenziato questo primo provvedimento, che contiene le misure ritenute improcrastinabili.

A fianco, è stato anche presentato un disegno di legge delega per il conferimento al governo della legiferazione in materia di pubblici uffici, che dovrebbe portare alla revisione dell’apparato amministrativo e, in particolare, delle condizioni dei dipendenti.

Cosa prevede il decreto

Giustizia. Secondo le prime ricostruzioni il decreto che affida all’Anac guidata proprio da Cantone i poteri di controllo sugli appalti, e in particolare sull’Expo recentemente al centro dei noti scandali, prevede la soppressione dell’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici, con il passaggio di quest’ultima sotto la mano dell’Anac con il passaggio di tutte le risorse umane e finanziarie.A questo proposito, andrà presentato un piano ad hoc entro fine anno.  Raffaele Cantone diviene così Commissario straordinario dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, mentre le funzioni in materia di misurazione e valutazione della performance degli enti dovrebbero passare al dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio. Altre previsioni, riguardano i trattenimenti in servizio dei magistrati ordinari amministrativi e contabili fino al 31 dicembre 2015.

Scuola e PA. Il premier Renzi ha promesso 15mila nuovi posti nel pubblico impiego. Viene concesso il termine per la pensione anticipata, nel 2014 42 anni e 6 mesi di servizio per gli uomini, 41 anni e 6 mesi per le donne, pur in assenza dei requisiti di anzianità. Il raggio dei trasferimenti si riduce dai 100 chilometri previsti nella prima bozza circolata nei giorni scorsi, a 50. Sparisce l’obbligo di nulla osta in caso di mobilità volontaria tra enti. Nelle Authority, lo stipendio andrà ridotto almeno del 20% tra dipendenti e dirigenti. in fatto di mobilità, confermato il no agli esuberi.

Altre misure. In arrivo per i dipendenti pubblici il taglio del 50% dei premessi e distacchi sindacali, mentre, per il settore automobilistico, viene cambiato il sistema di tassazione, con la scomparsa del Superbollo che, però, dovrebbe essere coperta da un generale, seppur lieve incremento.

Qui la bozza di riforma della PA circolata nei giorni scorsi