Parametri forensi, ok del Consiglio di Stato. Regolamento e tabelle in Gazzetta

Redazione 13/11/13
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Un altro tassello verso il completamento del puzzle dei parametri forensi: anche il Consiglio di Stato ha dato il suo benestare sullo schema di regolamento avanzato dal ministero della Giustizia e sottoposto, nelle scorse settimane, al Consiglio nazionale forense.

Ormai, dunque, siamo alle battute finali di un provvedimento tra i più attesi per la messa in effettività della riforma forense, approvata ormai un anno fa in fretta e furia da una maggioranza dimissionaria. La riforma, malgrado la sua trasformazione in legge statale, necessitava – e tuttora richiede – di provvedimenti attuativi in serie, i quali devono oltrepassare un iter particolarmente complesso tra governo, Cnf ed enti certificatori.

Così, lo stesso accadrà in queste prossime settimane per i nuovi parametri forensi: incassato l’ok del ministero, del Cnf e ora anche del Consiglio di Stato, lo schema di regolamento “recante la determinazione  dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense ai sensi dell’art. 13 comma 6 della legge 31 dicembre 2012 n. 247”, passerà al vaglio della Corte dei conti per la sostenibilità finanziaria e dopo un transito non vincolante in Parlamento, potrà essere finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Quella del Consiglio di Stato è una promozione in piena regola, sia nel merito che nella parte economica, benché l’organo riconosca come la previsione di compensi generalizzati in ottica di libero mercato possa stridere al congruo esercizio della professione. D’altro canto, restano le esigenze di trasparenza nei confronti dei clienti, che rendono imprescindibile l’indicazione di onorari base, purché non pattuiti in forma scritta, per liquidazioni, nell’interesse di terzi o officiose.

Soddisfazione viene espressa, per il pronunciamento del Consiglio di Stato dal presidente Oua Nicola Marino,il quale auspica ora “che l’ iter per arrivare, prima al parere non vicolante da parte delle commissioni Giustizia di Camera e Senato e poi alla pubblicazione dei nuovi parametri, sia celere”. Comunque, ricorda Marino, ““i parametri sono comunque sempre alternativi rispetto all’ accordo tra le parti che appunto  possono stabilire con un preventivo il compenso per l’ attività stragiudiziale che l’ avvocato andrà a svolgere. In mancanza di accordo si ha appunto come riferimento il parametro”.

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