Decreto scuola: tutte le misure del pacchetto Carrozza

Redazione 12/09/13
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Il Consiglio dei ministri ha dato l’ok al pacchetto di misure elaborato dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza che si chiama “L’Istruzione riparte”. Il decreto mira ad assicurare un inizio del nuovo anno scolastico e accademico più agevole possibile, ma principalmente punta a creare le fondamenta per un futuro migliore per la scuola e l’università, riportando i settori della formazione al centro della vita dello Stato e garantendo nuove risorse.

Sono decisamente molti gli ambiti di intervento che il decreto intende toccare, a cominciare dal personale scolastico (dai dirigenti, ai docenti di sostegno), passando per i libri di testo (nell’ottica di un maggiore risparmio, ma anche dell’innovazione) e per le misure a favore del welfare studentesco (borse per trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola). Un posto di rilievo è dato anche alla lotta contro la dispersione scolastica, la formazione dei docenti, il miglioramento e l’innovazione dell’offerta formativa e il rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. 

Le norme che riguardano famiglie e studenti partono dalle novità in materia di Welfare studentesco; infatti sono previsti stanziamenti per 100 milioni al fine di incrementare il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a cominciare dal 2014 e per gli anni successivi. Il finanziamento, messo in questi termini, diventa quindi consolidato e non semplicemente un rimedio momentaneo.

15 sono i milioni previsti per il 2014 per assicurare agli studenti capaci e meritevoli, che non hanno una situazione finanziaria compatibile con le spese dell’istruzione, che gli permetta di raggiungere i livelli più elevati della formazione. I fondi verranno attribuiti in virtù di graduatorie regionali e  avranno il compito di coprire i costi di trasporto e ristorazione che gravano sullo studente. Avranno la possibilità di accedere alle erogazioni gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Altri 15 milioni sono da impiegare immediatamente per la connettività wireless nelle scuole secondarie, con priorità per quelle di secondo grado. Questo serve a garantire agli studenti la possibilità di aver l’accesso a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi.

6, invece, i milioni per il 2014 per borse di studio rivolte a studenti iscritti alle Istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Le borse saranno erogate partendo  dalla analisi della condizione economica e del merito artistico degli studenti, anche qui è stata stabilita la creazione di una graduatoria nazionale di assegnazione.

Per quanto riguarda i libri di testo, gli studenti potranno utilizzare liberamente, per quest’anno scolastico, libri di testo nelle edizioni precedenti, purché siano conformi alle Indicazioni nazionali. 8 milioni complessivi (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) è la cifra prevista per il finanziamento all’acquisto da parte di scuole (o reti di scuole) di libri di testo e e-book da dare in comodato d’uso agli alunni che non hanno possibilità economiche compatibili con questa spesa.

Sono state modificate le regole sui limiti di spesa: da adesso in poi dovranno essere i dirigenti scolastici ad garantirne il rispetto non dando il via libera alle delibere del collegio dei docenti che ne prevedono il superamento. I testi cosiddetti ‘consigliati’ potranno essere richiesti agli studenti solo se avranno carattere di approfondimento o monografico. E’ previsto poi che diventi facoltativa l’adozione dei testi scolastici, dunque gli insegnanti potranno scegliere di cambiarli con altri materiali.

Come già detto un ruolo importante è affidato alla lotta contro la dispersione scolastica; infatti sono 15 i milioni di finanziamenti previsti per questo capitolo del decreto scuola. Prenderà il via un Programma di didattica integrativa che prevede il potenziamento delle competenze di base, di metodi didattici individuali e il prolungamento dell’orario per gruppi di alunni nelle realtà in cui è il fenomeno dell’abbandono e dell’evasione dell’obbligo è maggiormente presente, nella fattispecie con attenzione specifica alla scuola primaria. 

6,6 milioni (1,6 per il 2013 e 5 per il 2014)  sono mirati al miglioramento dell’orientamento degli studenti della scuola secondaria di secondo grado e nell’intero processo sarà coinvolto il corpo docente. Naturalmente le attività oltre l’orario obbligatorio saranno retribuite in modo congruo. Anche le Camere di commercio e le Agenzie per il lavoro potranno essere coinvolte. L’orientamento dovrà cominciare già dal quarto anno e le scuole dovranno inserire le loro relative proposte sia nel piano dell’offerta formativa che sul proprio sito.

Notevole il numero di fondi previsti anche per il potenziamento dell’offerta a partire dai 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015) per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica. In questo modo ci sarà un’ora in più negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale.

3 milioni per il 2014 sono volti a finanziare progetti didattici nei musei e nei siti di interesse storico, culturale e archeologico. I bandi sono destinati tanto alle scuole, quanto alle Università e alle Accademie delle Belle Arti e nelle Fondazioni culturali. Si potranno ottenere anche cofinanziamenti da parte di fondazioni bancarie o enti pubblici/privati o da altri enti che ricevono finanziamenti dal Miur.

Previste detrazioni fiscali al 19% anche per le donazioni a favore di università e istituzioni di Alta formazione artistica. Le donazioni dovranno concernere innovazione tecnologica, ampliamento dell’offerta formativa, edilizia. Parte del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa sarà vincolato alla creazione o al rinnovamento di laboratori scientifico-tecnologici che impiegano materiali innovativi.

Nel decreto c’è spazio anche per la salute e la tutela della sicurezza degli studenti; infatti è stato ampliato il divieto di fumo a scuola: viene esteso anche alle aree all’aperto (i cortili ad esempio), che sono di pertinenza degli istituti. Proibito anche l’uso della sigaretta elettronica nei locali chiusi delle scuole.

Il decreto fissa una nuova procedura di assunzione dei dirigenti scolastici: saranno scelti annualmente mediante un corso-concorso di formazione della Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Intanto, nelle regioni dove i precedenti concorsi per dirigenti scolastici non si sono ancora conclusi, per assicura che l’avvio dell’anno scolastico avvenga regolarmente, saranno assegnati incarichi temporanei di presidenza a reggenti, coadiuvati da docenti incaricati che saranno esonerati dall’insegnamento.

Sarà definito un piano triennale di immissioni in ruolo del personale docente, educativo ed ATA– Ausiliario tecnico e amministrativo per gli anni scolastici 2014/2016 (69 mila docenti e 16 mila Ata nel triennio). Il piano, ogni anno, considererà il turn over generato dai pensionamenti che liberano posti per nuovi inserimenti. E’ prevista l’assunzione di 57 dirigenti tecnici (i cosiddetti ispettori) per il sistema della valutazione vincitori dell’ultimo concorso. L’intento è quello di rimediare alla buco in organico che è di circa l’80%. Da gennaio 2014, invece, tocca agli ATA la cui assunzione si sblocca.

Nell’ambito del sostegno, affinché sia assicurata la continuità nell’erogazione del servizio scolastico agli alunni disabili, si delibera l’assunzione a tempo indeterminato di docenti di sostegno (oltre 26.000). Si darà così una risposta stabile a più di 52.000 alunni oggi assistiti da insegnanti che ruotavano ogni anno, non tenendo in minima considerazione le esigenze di famiglie e studenti.

L’edilizia scolastica italiana è forse uno degli argomenti più problematici del nostro Paese, per arginare le lacune strutturali delle scuole o per costruire nuovi edifici, alle Regioni potranno essere erogati mutui trentennali, a tassi agevolati, con la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cassa depositi o con istituti bancari. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato. Nell’ambito del dimensionamento sarà la Conferenza Unificata, e non lo Stato, a definire i criteri e le modalità del dimensionamento scolastico.

Per la formazione del personale scolastico servono 10 milioni per il 2014. Nella fattispecie, la norma mira ad un rafforzamento delle competenze digitali degli insegnanti, della formazione nell’ambito di percorsi scuola-lavoro e a migliorare la preparazione degli studenti nelle aree ad alto rischio socio-educativo.  Altri 10 milioni nel 2014 saranno usati per l’accesso gratuito del personale docente di ruolo della scuola nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e culturale.

3 i milioni di finanziamenti erogati per il 2014 a vantaggio degli Istituti superiori di Studi Musicali pareggiati con l’obiettivo di garantire la continuità della didattica e rimediare alle loro difficoltà finanziarie. Sempre per garantire la continuità didattica, i contratti a tempo determinato dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) attivati lo scorso anno accademico possono essere rinnovati per il successivo.

Per quanto riguarda il sistema universitario e della ricerca sono state previste varie misure; nell’ambito delle semplificazioni il cosiddetto bonus maturità è già stato eliminato. Una commissione sta lavorando per definire proposte alternative per la valorizzazione della carriera scolastica. A cominciare dall’anno accademico 2013/2014, l’importo dei contratti dei medici specializzandi è fissato ogni tre anni e l’ammissione alle scuole di specializzazione avverrà sulla base di una graduatoria nazionale. La durata del permesso di soggiorno degli studenti stranieri è parificata a quella del loro corso di studi o di formazione, nel rispetto della disciplina vigente sulle certificazioni degli studi e dei corsi formativi.

Nella sfera della ricerca scientifica, per premiare il merito e l’eccellenza nella ricerca, la quota premiale del fondo di finanziamento degli enti di ricerca (almeno il 7% del Fondo totale) è erogata, per la maggior parte, in base ai risultati conseguiti nel procedimento di valutazione della qualità della ricerca (VQR). Ricercatori, tecnologi e personale di supporto alla ricerca, per un massimo di 200 unità, potranno essere assunti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per attività di protezione civile, di sorveglianza sismica e vulcanica, nonché di manutenzione delle reti di monitoraggio. Sono previste misure per facilitare l’assunzione di ricercatori e tecnologi da parte degli enti di ricerca.

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