Ok del Cdm, ecco il ddl che salva i precari della PA. Ma non tutti…

Redazione 26/08/13
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Via libera del Consiglio dei ministri al ddl salva precari della pubblica amministrazione. Il provvedimento, in esame da venerdì da parte del governo, e in stesura da diverse settimane, ha finalmente ottenuto l’ok del consesso ministeriale. Così, dovrebbe concludersi l’odissea di una parte dei 150mila precari della PA in attesa di ottenere il posto fisso.

Ancora il testo non è stato diffuso nella sua interezza, ma le indiscrezioni parlando di un provvedimento di 12 articoli, che dovrebbe andare in aiuto dei precari, stabilizzandone immediatamente una quota, da una parte, mentre, dall’altra, predisporrebbe concorsi ad hoc per gli atipici degli enti statali fino al 2015. Entro lo stesso anno, poi, è stata prorogata la validità delle graduatorie vigenti per le immissioni in ruolo nella macchina statale, mentre un maggiore ricorso alla mobilità dovrebbe essere previsto, ma solo in caso di lacune in organico particolarmente dannose per l’apparato burocratico.

Come noto, al 31 dicembre 2013 scadranno tutti i 150mila contratti precari, già prorogati a più riprese e infine allungati fino alla conclusione del’anno in corso. Ora, però, il governo era chiamato a una decisione definitiva che, per la verità non dovrebbe essere arrivata per tutti i contratti in scadenza, ma per una frazione di essi.

Si attendono chiarimenti anche sul capitolo del disegno di legge dedicato agli esuberi: nella quantità di 7-8mila sono i dipendenti ancora in attesa di conoscere il proprio destino. Il governo dovrebbe aver designato le procedure per favorire a questo personale in eccesso un’uscita anticipata dal lavoro, secondo i requisiti precedenti la legge Fornero, dunque, evitando la fuoriuscita di altri esodati dal sistema e, insieme, mantenendo il raggiungimento dei valori minimi al 2016.

 

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