Pas – Tfa speciale: Atenei contrari ai corsi per infanzia e primaria

Redazione 22/08/13
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In queste ore è arrivata la notizia in base alla quale vari Atenei italiani non sarebbero favorevoli ad organizzare i corsi per la scuola dell’infanzia e della scuola primaria, anche se, al momento, non si sono ancora tenuti incontri con rappresentanti del Ministero. Intanto cominciano ad uscire su Os.it i primi dati ufficiali sul fabbisogno di docenti specializzati per il triennio 2012/14; saranno necessari più di 20 mila docenti, anche se attualmente è possibile attivare il corso solamente per 6.398 posti.

La Cisl Scuola non ci ha pensato un momento a denunciare e condannare l’atteggiamento di resistenza che gli Atenei stanno manifestando per l’attivazione dei Percorsi speciali abilitanti per infanzia e primaria. A testimonianza di questo scrive la Cisl Scuola Pordenone; “si tratta, ancora , degli stessi Atenei che dovranno attivare i PASdi infanzia e primaria, e che (secondo numerose segnalazioni dai territori) manifestano qualche resistenza in merito”.

Resistenza che non sorprende; infatti circolava già da qualche tempo la notizia, sia in relazione a infanzia e primaria (si tratterebbe delle medesime Università che si occupano di Scienze della formazione primaria), sia per quanto concerne i corsi da attivare presso gli A.F.A.M.

Va ricordato, tuttavia, che è prematuro poter prevedere se alla resistenza iniziale farà seguito il diniego all’attivazione del corso. Lo step successivo alla raccolta delle domande di partecipazione (scadenza prevista per il 29 agosto) sarà infatti la riunione tra i Rettori dell’Ateneo o il Direttore dell’istituzione interessata e il Direttore del competente Ufficio Scolastico regionale.

Solo in questa fase sarà possibile capire quali Università prenderanno parte ai percorsi, ora come ora, al docente non resta che selezionare una regione “a scatola chiusa”, praticamente alla cieca. Questo potrebbe essere un altro motivo che spiega il perché delle poche domande inoltrate finora (solo 32.200 al 20 agosto, anche si attende un picco nell’ultima settimana), anche se su questo sarà compito del Ministero fornire una risposta esauriente, visto l’errore di calcolo fatto con le previsioni delle iscrizioni dei candidati (attese 70-80 mila).

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