Redditometro e crisi auto; intervista al Fleet Manager Renault

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Il mercato dell’auto è sicuramente uno di quei settori che più di altri ha risentito delle crisi economica che ha comportato una stretta fiscale che si traduce in spese per l’auto sempre più alte, tanto che sono fra i principali indicatori del redditometro i cui valori rende difficile per una famiglia sostenere un parco macchine. Di pari passo con questo scenario procede la crisi della Fiat che vede un crollo evidente delle proprie vendite vista la riluttanza dei cittadini di fare nuovi acquisti a causa delle trattenute in busta paga. Sul mondo dell’auto e le conseguenze della tassazione italiana abbiamo intervistato una figura di rilievo di questo settore, Nino Colicino, Fleet Manager di Renault e Dacia Italia.

 

Il mercato dell’auto italiano, ma anche quello europeo, risentono molto della crisi economica. Qual è la ricetta di Renault per contrastare il calo delle vendite?

È vero, il mercato dell’auto è il primo a risentire della crisi economica. Ma anche in passato ci sono state fasi di crisi. Il modo per contrastare questi periodi è prevederli per tempo, ma soprattutto proseguire nella strada dell’innovazione. Renault lo fa investendo sul design per creare delle vetture belle e attraenti. Basti pensare agli ultimi modelli che abbiamo lanciato recentemente sul mercato: Nuova Clio, Captur, ZOE. Ma anche investendo sulla tecnologia  integrata, in particolar modo su propulsori ecologici ed economici, come la nostra gamma di motori Energy, frutto dell’esperienza maturata da Renault in F1 in termini di efficienza energetica.

Un altro asse è stato creare e commercializzare il secondo brand, Dacia, che fa del “low cost” la propria filosofia vincente, rispondendo perfettamente all’evoluzione che si sta registrando negli stili di consumo. In ogni caso oggi, tutti i nostri clienti ci riconoscono come un brand solido, affidabile e con una rete vendita competente. Proprio su questi assi, Renault sta investendo parecchio per professionalizzare la propria Rete Vendita, al fine di  rispondere alle molteplici necessità dei nostri clienti, siano essi privati che aziende. Proprio il settore aziende è soggetto alla massima attenzione grazie alla rete di vendita ed assistenza specifica denominata Renault PRO+ .

L’Italia presenta il regime fiscale più duro fra i paesi della UE. Uno dei settori su cui questo ha inciso di più è sicuramente il mercato dell’auto. Redditometro, spesomentro, e tutta quella serie di provvedimenti penalizzanti per chi possiede un’auto per quanta parte incidono sul calo delle vendite?

Le vetture Renault e Dacia sono vetture “democratiche” nel vero senso della parola, ovvero vetture che tutti possono permettersi di acquistare. Anche i veicoli della gamma Renault Z.E. (Zero Emissioni) 100% elettriche sono assolutamente accessibili. Si pensi alla Twizy disponibile a partire da 6.990€. Per i nostri clienti, il problema è forse la difficoltà di accesso al credito, ma grazie alla nostra finanziara RCI Banque, riusciamo a offrire la soluzione idonea per ogni cliente.

Uno dei costi vivi, frutto tanto della crisi quanto della stretta fiscale, è l’aumento dei prezzi del carburante. Questo rappresenta sicuramente un motivo in più per sviluppare motori e benzine ecocompatibili. Quali sono le strategie Renault in merito a carburanti “puliti” e motorizzazione ibride?

Renault da anni destina parecchi investimenti per sviluppare motori sempre più puliti ed efficienti, sfruttando, come dicevo prima, il nostro know-how maturato in Formula1, dove il nostro motore (fornito in questa stagione a quattro scuderie) è campione del mondo in carica. Un esempio su tutti: il nostro motore diesel 1,5L da 90 cv S&S montato su Nuova Clio è il best in class con soltanto 83 g di CO2 e 3,2 litri per 100 Km in ciclo misto. Alla nostra strategia di riduzione delle emissioni e dei consumi sui motori endotermici, affianchiamo inoltre un programma di progressivo sviluppo della mobilità elettrica con una gamma completa di quattro modelli 100% elettrici: Twizy, ZOE, Fluence Z.E e Kangoo Z.E.

In un mercato sempre più congestionato è necessario trovare nuove fette da aggredire. In questo senso la PA con il suo cospicuo parco macchine può essere un acquirente potenzialmente interessante?

Da anni ormai siamo fornitori delle PA, e con loro abbiamo sviluppato un rapporto di fiducia cercando di soddisfare le loro specifiche esigenze. Il cliente PA ha delle necessità specifiche imposte dalle regole di trasparenza, rispetto dei tempi e livello di servizio che devono esser accolte. Pertanto con questa categoria, ancor più che con altre, mettiamo il cliente al centro e lo contorniamo di attenzioni,  grazie ad un team di professionisti che segue ogni singolo ordine, per cercare sempre la massima soddisfazione.

La riduzione del parco macchine statali, imposto dalla spending review, ha inciso sulla vostra strategia “flotte”?

Parzialmente, poiché la  spending rewiew ha imposto limiti che riguardavano i budget spendibili per autovetture, e la cilindrata che non poteva esser superiore a 1,6L. Da due anni, Renault sta fornendo solo vetture con il sopramenzionato motore cuore di gamma da 1,5 litri, e soprattutto veicoli commerciali.

Renault è un marchio che ha da sempre nelle forze dell’ordine un suo target di riferimento. Ci vuole spiegare meglio questa sinergia?

Vero, abbiamo avuto parecchie commesse da parte delle forze dell’ordine  per un ammontare di diverse centinaia di veicoli. Come dicevo prima, grazie al nostro team dedicato e specializzato che lavora con il costante supporto di fornitori-partner, riusciamo ad identificare e realizzare gli allestimenti specifici che ci richiede questa particolare categoria di clienti. Grazie ai nostri veicoli, riusciamo a soddisfare le esigenze di economicità, confort e prestazioni che le forze dell’ordine richiedono, e non da ultimo, siamo soddisfatti di ricevere apprezzamenti molto positivi sulla gamma dei nostri prodotti.

 

 

Alessandro Camillini

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