Edilizia: i bonus sulle ristrutturazioni all’approvazione finale

Redazione 24/05/13
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I bonus sulle ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica degli edifici saranno prorogati fino al 31 dicembre, se il ministero dell’Economia si convincerà che dalla vendita all’asta delle quote di emissione di Co2 potrebbe giungere la copertura necessaria. In questo modo il conto lo pagherebbe il ministero dell’Ambiente, che dovrebbe rivolgere a questo duplice fine larga parte delle risorse dell’asta CO2 inizialmente destinate alla formazione o al sostegno alle Pmi che investono in progetti di efficientamento energetico.

Comunque non è detta l’ultima parola, la questione delle risorse per la doppia proroga sarebbe ancora tema di dibattito; infatti ieri il ministro dello Sviluppo Economico nel suo intervento all’assemblea di Confindustria ha annunciato di aver concordato con il ministro dell’Economia ” la conferma, almeno per tutto il 2013, della detrazione fiscale del 55% per gli interventi di efficienza energetica negli uffici che scadrà il prossimo 30 giugno”.

Il costo totale per lo Stato, appurato nell’ultimo confronto tecnico di mercoledì scorso, era stimato in 1,9 miliardi da spalmare in 10 anni, e anche per questo l’articolo 18 della bozza del decreto sulle coperture è ancora da definire. In alternativa sarebbe l’idea di lavorare nei prossimi giorni per trovare i fondi in maniera da formalizzare un emendamento nel corso dell’esame in Parlamento, anche perché sulla proroga del 55% preme il Pd, che ha fatto un punto cardine del suo programma, come ha dichiarato la vice capogruppo alla Camera, Paola De Micheli.

Nel decreto legge con il quale il Governo è chiamato a mettere in atto con urgenza la direttiva Ue sull’efficienza energetica in edilizia – pena l’applicazione di pesanti sanzioni per la procedura di infrazione aperta da Bruxelles nel 2012 – le due proroghe delle agevolazioni fiscali sono comunque incluse chiaramente. L’articolo 15, nella fattispecie, stabilisce la proroga secca di 6 mesi del termine del “30 giugno 2011” al “31 dicembre 2013” come determinato dal “decreto sviluppo” del giugno 2012.

Più articolata, invece, la proroga di sei mesi del 55% per l’efficienza energetica negli edifici che sarà selettiva per ridurre la platea d’accesso al bonus, l’articolo 14 della bozza del decreto stabilisce chiaramente che saranno avvantaggiate con la detrazione del 55% le spese sostenute entro il 31 dicembre 2013, con l’esclusione sia delle spese sostenute dai contribuenti per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici, sia delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di di acqua calda sanitaria.

C’è di più, la norma specifica che il bonus sarà spendibile dai contribuenti in dieci quote annuali di pari importo. Toccherà quindi al ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, mettere a frutto le sue doti di mediatore per sistemare la tenuta dei conti e le spinte provenienti dai colleghi di Governo dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato che chiede fermamente il bonus del 55% e quello delle infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha posto la bandiera della proroga del 50% per le ristrutturazioni. 

Bonus che dopo il 30 giugno retrocederebbe al 36% e con un limite di spesa che tornerebbe a 48 mila euro rispetto agli attuali 96 mila.

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