Maurizio Crozza a Ballarò: governo Letta, Rodotà e Giorgio Gaber

Redazione 02/05/13
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“La parte migliore del discorso di Letta? Senz’altro l’omelia”. Così Maurizio Crozza ha aperto la sua settimanale copertina, martedì sera nella puntata di Ballarò, immediatamente successiva all’ottenimento della fiducia del nuovo esecutivo dal parlamento.

“La cosa che mi è piaciuta di più è quando ha detto che avrebbe tagliato lo stipendio dei ministri. Alla Bonino è caduta la mascella, la stessa espressione di quando vedi l’autovelox ma è tardi”. Il comico saluta così la novità annunciata dal premier, il cui primo decreto governativo dovrebbe proprio decurtare le doppie indennità ai membri del governo che siano già eletti tra i banchi delle due Aule.

“Fino a due settimane fa, Enrico Letta trasmetteva la stessa allegria di una lampadina a basso consumo”, ironizza Crozza, nel tratteggiare un profilo del nuovo primo ministro, “che era il vice di Bersani, l’uomo che ha sbagliato tutto, compreso il vice”.

A ben vedere, però, secondo il caratterista di Ballarò, qualche spunto di novità lo si può riconoscere: “Siamo entrati nella nuova era, quella del non divisivismo, cioè non toccare argomenti che dividono. Prodi e Rodotà erano troppo divisivi, i cassintegrati sono divisivi, anche gli omosessuali lo sono. Tutte le cose di sinistra sono divisive: allora, basta far sparire la sinistra”. Così, Crozza riassume questa contraddizione parafrasando la famosa canzone di Giorgio Gaber ‘Cos’è la destra cos’è la sinistra’, canticchiando che “Se conviene a Silvio non è divisivo, se rompe il cazzo a Silvio invece è divisivo”.

In chiusura, Crozza lancia anche su RaiTre l’imitazione di Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera immortalato mentre scambia un cinque con il neo premier al momento della fiducia a Montecitorio…ma di questo, consigliamo la visione.
Guarda il video di Maurizio Crozza a Ballarò, il 30 aprile 2013

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