Concorso scuola, commissioni al lavoro di domenica e in estate

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C’è grande pressione sul concorso a cattedre dal momento che le tempistiche saranno molto ristrette per poterlo portare a termine entro le scadenze fornite dal Miur ai tempi del bando. Dunque perché non ci siano ritardi eccessivi e perché tutte le procedure siano ultimate in tempo utile per le immissioni in ruolo con effetti dal 1° settembre sono letteralmente chiesti gli straordinari alle commissioni che hanno il compito di giudicare; per questo motivo con ogni probabilità si lavorerà tanto di domenica quanto in estate, trascurando i giorni e il periodo feriale.

Almeno questo è quanto si legge nella nota n. 3833 emanata il 17 aprile dal ministero dell’istruzione che ha fornito così i primi chiarimenti in merito alla possibilità che si accumulassero pesanti ritardi. Nella comunicazione sono contenute le istruzioni per sostenere le prove, viene inoltre spiegato come funzionerà il sorteggio della traccia per la lezione simulata che deve essere compiuto 24 ore prima dal candidato, quindi le estrazioni potranno esserci anche di domenica per velocizzare la procedura.

Questa decisione è stata presa di modo che le commissioni il lunedì possano lavorare evitando così il rischio che non si faccia in tempo per le immissioni in ruolo, visto che il termine del 1° settembre è ritenuto perentorio, visto che è necessario permettere ai neoassunti in ruolo di partecipare alla programmazione didattica di inizio anno. L’amministrazione, inoltre, ha chiarito che la lezione simulata ha lo scopo di permettere al candidato di dimostrare di essere in grado di creare un’attività didattica reale,  dimostrandone gli elementi principali.

Si identificano con questi elementi i seguenti; il tema prescelto, l’ordine o l’indirizzo scolastico, l’età degli alunni, la durata della proposta, gli strumenti e i materiali previsti anche con riferimento a tecnologie avanzate e alla presenza eventuale di alunni con bisogni educativi speciali. Per quanto concerne quest’ultimo elemento il ministero ha citato la direttiva del 27 dicembre scorso, rifacendosi a questa per quanto riguarda gli aspetti normativi.

In merito alla tempistica l’amministrazione ha specificato che i 30 minuti fissati dalla normativa non sono un limite tassativo; dunque sono semplicemente un termine da rispettare e non una  indicazione sulla durata ottimale. Il termine deve comunque ritenersi osservato anche qualora la prestazione del candidato duri tra i 25 e i 35 minuti, la soglia di tolleranza consentita.

Il Miur ha inoltre ricordato alle commissioni di non interrompere i candidati nella loro discussione “al fine di consentirgli di esprimere al meglio le sue capacità” si legge nella nota ” e anche per evitare contestazioni sull’effettivo tempo a disposizione del candidato”. Le tracce per la lezione simulata verranno predisposte dalla commissione in un numero pari al triplo  del numero di candidati e dovranno essere formulate in maniera tale che il candidato possa attestare la padronanza delle discipline di insegnamento, la capacità di comunicazione e la capacità di progettazione didattica anche con riferimento alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e agli alunni con bisogni educativi speciali.

L’amministrazione ha dato ampia libertà di movimento alle commissioni in merito all’impostazione e alla conduzione del colloquio successivo alla lezione simulata, rimettendosi così,come già accaduto per le griglie valutative dello scritto, alla discrezionalità e soggettività delle commissioni, eccezion fatta per i 30 minuti, durata, questa volta, tassativa della prova.

L’obiettivo del colloquio è quello di verificare e approfondire i contenuti e le scelte metodologiche riguardanti la lezione simulata, si potrà dunque trattare di approfondimenti di carattere disciplinare che permettano di evidenziare l’ampiezza e la profondità delle conoscenze del candidato, oppure di sollecitare il candidato a giustificare e ad arricchire le scelte didattiche illustrate, riferendosi anche alle modalità di documentazione e di verifica.

La prova orale avrà la funzione di valutare la capacità di conversazione nella lingua straniera prescelta dal candidato, per la scuola primaria è l’inglese mentre per l’ambito disciplinare n. 5 la prova orale si svolgerà nella lingua straniera, inglese e francese.

Alessandro Camillini

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