Risultati elezioni 2013: l’Italia che avremo se vince…

Redazione 25/02/13
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Che Italia avremo domani 26 febbraio 2013. Guardando le schede elettorali che ci sono state consegnate il giorno del voto si rimane sconcertati: una babele di simboli colorati e pieni di nomi. Siamo l’unico Paese ad avere ad ogni elezione una marea di partiti, personali, di categoria, geografici; pochi invece quelli che si ispirano ai valori e agli ideali della Costituzione.

Tanti i pretendenti ma soltanto due con effettive prospettive di vittoria, PD e PDL con Monti e Grillo, arbitri della contesa. Se gli italiani daranno la maggioranza al PD, stando a quanto scritto nel programma, concordato con SEL di Vendola, Centro Democratico di TabacciNencini, segretario del Partito Socialista, avremo un’Italia maggiormente fondata sull’egualitarismo, attraverso una lotta serrata all’evasione fiscale, alla corruzione politica ed economico-finanziaria.

Dal programma del Pd emerge la volontà di riformare la seconda parte della Costituzione, eliminando l’attuale sistema bicamerale  perfetto con l’introduzione di due camere a diverse funzioni: una Camera rappresentativa ed un Senato delle Regioni, il dimezzamento dei parlamentari e la retribuzione degli stessi analoga a quella dei sindaci.

Se invece i consensi degli italiani privilegeranno il fronte PDL-Lega Nord, sarà un’Italia di cui per il momento non si conosce ancora il candidato premier vista la perdurante divergenza fra le due componenti. Berlusconi ha annunciato che la prima cosa che farà “sarà  restituire l’IMU agli italiani”. Si provvederà alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e tutte le inadempienze nei confronti dello Stato saranno sanate con il condono tombale. Ci sarà l’elezione diretta del Capo dello Stato, un Senato federale, il dimezzamento del numero dei parlamentari e la dimuzione del peso fiscale di un punto annuo.

Per quanto riguarda Monti, il suo partito “Scelta civica per Monti”, con a sostegno l’appoggio di Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini, si propone di ancorare più saldamente l’Italia all’Europa mediante il riordino dei conti pubblici, la modernizzazione dello Stato e della Pubblica Amministrazione e una riduzione graduale del peso fiscale.

L’Italia che avremo, invece, se dovesse vincere il “Movimento a Cinque Stelle” del comico- politico genovese Beppe Grillo, sarà un Paese senza i contributi pubblici ai partiti, con un reddito minimo di cittadinanza di mille euro per tutti i disoccupati, e con l’abolizione dei finanziamenti ai giornali. Inoltre, noi cittadini saremo chiamati tramite referendum ad esprimerci sulla permanenza dell’Italia nell’Euro ed avremo un Parlamento i cui componenti potranno essere rieletti massimamente per due mandati. Infine il Movimento propone l’accesso gratuito alla Rete.

Chi ci governerà: l’ardua sentenza al Popolo italiano.

 

 

 

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