Elezioni politiche 2013, quanto spetta a Presidenti e scrutatori di seggio

Redazione 01/02/13
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Le elezioni politiche 2013 sono ormai alle porte e, anche in sede amministrativa, si stanno sbrigando le ultime formalità per definire i cittadini che, nelle vesti di Presidenti, segretari e scrutatori, accoglieranno gli elettori ai seggi nelle prossime, concitate domeniche.

Sono migliaia gli italiani che vivranno le elezioni nelle vesti di pubblici incaricati, a tutela del corretto svolgimento delle procedure democratiche. Lì dove si svolgeranno anche elezioni regionali (Lombardia, Molise e Lazio) le “buste” saranno più cospicue e verranno coperte per due terzi dallo Stato e per il restante dalla Regione

A questo proposito, il Ministero dell’Interno ha emanato una circolare che definisce tutte le specifiche di competenze e di indennizzo per tutti coloro che, i prossimi 24 e 25 febbraio, saranno impegnati nelle vesti di ufficiali nominati ai seggi del Comune di residenza.

Innanzitutto, le retribuzioni, stabilite da quanto previsto nell’articolo 1, legge 70 del 13 marzo 1980. Per i seggi ordinari, gli onorari base saranno di 187 euro per i Presidenti e di 145 per scrutatori e segretari (per le sole elezioni politiche quindi due schede), o, ancora, di 224 euro per i Presidenti e di 170 euro per gli altri, nei casi in cui si voti anche per le regionali (3 schede). Ci sono, poi, alcuni seggi speciali dove viene elargito un forfait di 90 e 61 euro rispettivamente.

Naturalmente, in caso di svolgimento parziale del ruolo assegnato, la somma non sarà corrisposta per intero, ma solo in relazione alle ore di servizio effettivamente poste in essere.

Nei casi in cui, invece, il Presidente sia stato assegnato a un seggio oltre i confini del proprio Comune di residenza, allora alla legge prevede il diritto al trattamento di missione, con eventuali rimborsi di biglietti ferroviari, se necessario l’alloggio, i pasti e, all’occorrenza, anche i chilometri percorsi con la propria auto (ma solo se assente il collegamento ferroviario).

Entro sei mesi dalla data elettorale, poi, dovranno essere le singole amministrazioni a redigere un piano delle spese sostenute dai singoli incaricati, inviandolo quindi alle Prefetture per vedersi consegnare le cifre investite.

Per le circoscrizioni estere, gli indennizzi restano i medesimi che nel caso di seggi aperti per le sole elezioni politiche – 187 euro ai Presidenti, 145 agli scrutatori e segretari. Per i seggi speciali aperti a Roma, presso la Corte d’Appello, dove le schede giunte da oltreconfine verranno scrutinate, le quote ammonteranno rispettivamente a 90 euro e 60 euro.

Leggi la circolare del Ministero degli Interni sulle competenze di Presidenti, segretari e scrutatori

 

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