Concorso scuola: ecco i primi 400 ammessi dal Tar

Redazione 01/02/13
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La data più attesa resta il 7 febbraio, giorno in cui 5000 ricorrenti al Tar sapranno se saranno ammessi agli scritti del concorso a cattedre, ma oggi un altro spiraglio di speranza per chi ha fatto ricorso si è aperto. L’Anief, infatti, ha conseguito ancora un successo: il presidente della sezione 3 – bis del Tar del Lazio con un provvedimento d’urgenza ha seguito la linea già palesata in sede collegiale per l’ammissione agli scritti dei candidati che hanno contestato la validità della soglia dei 35 punti ed ha ammesso 400 ricorrenti con riserva, mediante decreto monocratico.

Come si evince da Os.it, nel ricorso n. 937/12 notificato dall’avv. Irene Lo Bue, domiciliata presso l’avv. Salvatore Russo, i ricorrenti hanno ottenuto il decreto n. 411/13 che consente loro di partecipare come concorrenti alle future prove scritte del concorso in programma dall’11 al 21 febbraio 2013.

In questa fase cautelare si conferma, secondo  il presidente Anief Marcello Pacifico, “il pregiudizio grave e irreparabile che potrebbero subire i ricorrenti dall’esclusione dalle procedure concorsuali, in presenza, peraltro, di un’indicazione precisa del legislatore (c. 11, art. 400, d.lgs. 297/94)”. Il sindacato Anief non fa vertere il tema del proprio contenzioso sul criterio dei 7/10 impiegato come soglia per la verifica del merito (scritti e orali) ma l’utilizzo del medesimo parametro per i test preselettivi che dovevano essere calcolati in 6/10.

La situazione è piuttosto complessa, infatti, sono migliaia i candidati che si ritrovano nelle stessa situazione di quella appena sopra indicata e che, in questi ultimi giorni, si stanno affrettando presso gli uffici legali dell’Anief per ricorrere beneficiando della proroga, concessa dal sindacato, dei termini per l’adesione.

Dunque sembra difficile che il dato dei promossi ai test preselettivi, 88.610, sia destinato a rimanere tale; se queste informazioni preliminari verranno confermate dalla sentenza che il Tar dovrà emettere il 7 febbraio non si aggiungeranno semplicemente i 5000 ricorrenti, ma con ogni probabilità tutti coloro che si stanno attrezzando per aderire al ricorso ancora in atto.

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