Esodati: 10.300 salvati da tasse su stipendi e pensioni della Casta

Redazione 27/12/12
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E’ di questi giorni una notizia controtendenza rispetto a come siamo abituati nel nostro paese; infatti pare che sarà apportata una tassa sulla “casta” che permetterà di pagare il prepensionamento a 10.300 nuovi esodati. Per un anno, dunque, rimarranno senza rivalutazione i vitalizi degli onorevoli eletti ai parlamenti regionali e nazionali, sia ex che ancora in carica.

La tassa, stabilita per l’anno 2014 e anche sulle pensioni “d’oro” (quelle maggiori di 2.883 euro mensili), garantirà l’incremento della platea dei salvaguardati dai nuovi requisiti per la pensione della riforma Fornero (lavoratori in mobilità, autorizzati ai contributivi volontaria). Questo è quanto decretato dalla legge di Stabilità, approvata il 21 dicembre in via definitiva, che delibera, inoltre, la creazione di uno specifico fondo per le risorse.

I fondi necessari all’ aumento dei benefici agli esodati vengono garantiti dal blocco di un anno, il 2014, della rivalutazione automatica, qualora prevista, dei vitalizi percepiti da quanti hanno svolto o ricoprono cariche elettive regionali e nazionali. Nel caso in cui le risorse dovessero essere non sufficienti è prevista una garanzia speciale, cioè il recupero di altri fondi dalle pensioni “d’oro”.

In questa circostanza, partirà il blocco per il 2014 della rivalutazione automatica anche sulla quota di pensione d’importo maggiore di sei volte al trattamento minimo. Entro il 30 settembre 2013, il governo inizia a tenere controllati gli effetti dei nuovi provvedimenti e, qualora il monitoraggio dovesse mostrare la possibilità di recuperare altre risorse, con dpcm verrà decretato il pieno riconoscimento della rivalutazione automatica ossia in misura minore (tutto dipenderà, quindi, dall’ andamento delle risorse).

La rivalutazione si verifica, di prassi, applicando alla pensione il tasso di rivalutazione Istat con questo criterio: 100% del tasso sulla quota di pensione fino a 3 volte il minimo Inps; 90% del tasso sulla quota di pensione compresa tra 3 volte e 5 volte il minimo Inps; 75% del tasso sulla quota di pensioni superiore a 5 volte il minimo Inps. Se dovesse partire il blocco alla rivalutazione, si avrà che non sarà riscontrata alcuna maggiorazione ( quella del 75% del tasso Istat) alla quota di pensione eccedente i 2.883 euro mensili (37.481 euro annui in base ai valori del 2012).

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