Legge elettorale: qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine “brune”

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Può un nuovo libro di Vespa anticipare scenari futuri? Tutto il mondo politico pare stia girando tra le pagine “brune” del noto giornalista. Una cosa è certa: il recente accordo sul premio di maggioranza rappresenta la reale veggenza del futuro. Un meccanismo autoimmune che distruggerà ogni tentativo di governabilità. Insomma il caos o “Casini”, per buttarla in politica. Problema. Soluzione: Monti bis con ministri politici.

Invece di passare dal “ce lo chiede l’Europa” a “ce lo chiede la gente”, l’attuale equipe tecnica non è riuscita a dare risposte alle domande più comuni. Esodati, ILVA, FIAT, occupazione, istruzione, politica estera e… dintorni.

Se questo è il sentiero che porta alla nuova legge elettorale, l’arrivo (se mai ci sarà) è evidentemente un matrimonio all’italiana. Con il paradosso che partiti tra loro incompatibili possano tranquillamente sposarsi per interesse. Forse il gioco dei partiti è peggiorare quanto più possibile la nuova legge elettorale per far rimpiangere il Porcellum. Ora trovare un termine peggiore di Porcellum non è facile e qui ci soccorre il medesimo Vespa che con la sua Terza Camera prova a delineare una Terza Repubblica: mettendo insieme tutti gli estratti del pampleth si delinea l’enorme confusione generale, voci che coprono altre voci, insomma il Bordellum.

Grillo vieta ai suoi di andare in televisione; Di Pietro è in crisi per la televisione. Le primarie, da ambo le parti,  sono una  “vucciria” quotidiana. Berlusconi ha lasciato a terra  falchi e colombe e nessuno riesce più a spiccare il volo.

In questo quadro si prepara la sfida elettorale con una campagna piena di spaventapasseri per dissuadere coloro che tentano di rovinare il raccolto faticosamente accumulato con evidenti stratagemmi.

Il blitz dei giorni scorsi è un grande passo avanti verso l’instabilità. Siamo già al 42,5 % di decisioni assurde.

Antonio Capitano

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