Esodati, ecco chi verrà salvato con la copertura in legge stabilità

Redazione 13/11/12
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Finalmente qualcosa si muove sul fronte degli legge di stabilità, è arrivata finalmente la buona notizia: è stata trovata una copertura per mettere una nuova pezza al buco creato con la riforma delle pensioni. L’emendamento è stato inserito nella legge finanziaria che a breve dovrebbe arrivare alla camera.

Ma la coperta nuova di zecca, riuscirà a far rientrare nei ranghi del welfare tutti quei lavoratori che, per effetto della cura Fornero, si sono trovati senza lavoro, né retribuzione, in seguito al cambio delle regole per accedere al pensionamento?

Intanto, cominciamo col dire che la nuova “ciambella di salvataggio“, dopo ben due bocciature della Ragioneria dello Stato, una alla proposta di legge bipartisan sostenuta dall’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, l’altra al fondo da 100 milioni residuo degli oltre 9 miliardi sin qui stanziati per salvare 120mila esodati, arriverà dallo stop alle rivalutazioni delle pensioni ricche, quelle, cioè, al di sopra dei tremila euro.

Il blocco scatterà nel 2014, qualora i 100 milioni suddetti si rivelino, come è del tutto probabile anche in virtù del pronunciamento della stessa Ragioneria, insufficienti a convogliare gli esodati verso un approdo sicuro.

In realtà, questo delle pensioni è per il governo un “fondo di garanzia” per avere la certezza di reperire tutte le risorse disponibili per tappare la falla esodati. Già il prossimo settembre, infatti, verrà svolto uno screening da parte degli istituti di previdenza e, qualora la frenata delle rivalutazioni dovesse rivelarsi superflua ai fini della salvaguardia, sarebbe mantenuta. Un percorso molto stretto, cui però, stavolta, la Ragioneria ha dato finalmente il suo benestare.

Ma chi saranno i beneficiari della nuova copertura pro esodati? Le categorie del nuovo “percorso di rientro“per i lavoratori persi nel limbo tra lavoro e pensione saranno quattro.

In primis, potranno accedere alla tutela tutti quei lavoratori che abbiano abbandonato il posto non oltre il 30 settembre 2012, e che siano finiti nelle liste di mobilità ordinaria o in deroga. In questo senso, la mobilità è intesa rispetto ad accordi posti in essere non oltre il 31 dicembre 2011; ulteriore requisito, per questa categoria è quello di poter maturare l’età pensionistica all’interno della mobilità ponte, un po’ come sta accadendo per gli esuberi del pubblico impiego, e, comunque, non successiva al 31 dicembre 2014.

In secundis, la nuova copertura si rivolge a tutti quegli esodati che il 4 dicembre 2011 siano stati autorizzati ai contributi volontari, purché siano stati accreditati entro lo stesso 6 dicembre e non abbiano svolto lavoro dipendente in seguito al via libera ai sussidi. Sarà concesso aver svolto un’ulteriore attività, per quanto, la sua retribuzione, non oltrepassi i 7500 euro lordi; anche qui, è necessario diventare a tutti gli effetti “pensionabili” entro il 2014.

Quindi, tra i nuovi esodati salvaguardati, arrivano anche tutti coloro che hanno ricevuto assenso ai contributi volontari entro il 4 dicembre scorso e contemporaneamente inseriti nelle liste di mobilità: unica “patente” richiesta, nel caso specifico, che i requisiti per la pensione siano maturati non oltre il 31 dicembre 2014.

Infine, inclusa nel nuovo paracadute inserito in legge di stabilità, saranno coloro che hanno lasciato il posto non oltre il 30 giugno 2012 per mezzo di stipule private o collettive antecedenti al 31 dicembre 2011 di agevolazione all’abbandono. Per figurare entro questa cerchia, non si potrà avere svolto un rapporto a tempo indeterminato a seguito dell’esodo, anche se resta valido il termine dei 7500 euro lordi dopo il 30 giugno 2012 e il solito limite del 31 dicembre 2014 per l’ok alla pensione.

Leggi il testo dell’emendamento esodati in legge di stabilità

Redazione

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