Annullate le elezioni in Molise: si va verso l’election day nel 2013

Redazione 29/10/12
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Mentre in Sicilia si sta per conoscere il successore di Raffaele Lombardo alla poltrona di governatore, un’altra regione italiana è scossa da un terremoto politico.

Si tratta del Molise, i cui elettori hanno saputo proprio quest’oggi che dovranno tornare al voto, essendo stata annullata anche dal Consiglio di Stato la tornata del 16 e 17 ottobre 2011.

Palazzo Spada, dunque, ha confermato il verdetto già espresso dal Tar della regione Molise, che aveva disposto la ripetizione della chiamata alle urne dopo i ricorsi presentati dal centrosinistra.

Alle elezioni, a questo punto invalidate, aveva prevalso il candidato del centrodestra Michele Iorio, con il 46,77% dei voti validi, che aveva avuto la meglio su Paolo Di Laura Frattura, sostenuto da Partito democratico, Italia dei valori, Sel e Federazione della Sinistra, che aveva raccolto il 46,27% dei consensi.

Tra i due si era verificato uno scarto davvero minimo, di sole 948 preferenze, che hanno portato le liste sconfitte a presentare diversi esposti per vedere chiaro nell’elezione regionale.

Tra i rilievi della coalizione sconfitta, si è impugnato il verbale di proclamazione degli eletti e le norme attraverso cui erano state accettate nella competizione le liste di Alleanza di Centro, Udc, Grande Sud e Iorio Presidente per il Molise.

Ma non solo: sotto la lente del centrosinistra erano finiti anche i verbali di alcune sezioni a Campobasso e Isernia, più tabelle di scrutinio, atti e l’ammissione in particolare di un candidato, Nicola Eugenio Romagnuolo (lista Progetto Molise-Iorio presidente) e quella di una lista, Molise Civile Regione in Movimento.

Tanti punti interrogativi dunque, che sono stati condivisi prima dal Tar Molise e, ora dal Consiglio di Stato che ha disposto l’annullamento, e dunque la ripetizione, delle elezioni regionali.

Ora, dunque, alla fila delle Regioni in attesa di una nuova chiamata alle urne si aggrega anche il Molise, alla Sicilia appena scrutinata, alla Lombardia e al Lazio, per i quali resta l’incertezza sulla data elettorale.

Con le politiche in avvicinamento, non sarà facile far quadrare tutte le varie esigenze, anche se, a questo punto, è probabile che tra gennaio e aprile, ci saranno uno o più “election day”.

Redazione

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